L’ucraino indagato per i furti di biciclette rimane a Baldenich
CORTINA. Ladri di 25 mila euro di biciclette. Il Tribunale di Bolzano ha confermato le misure cautelari per il romeno Vasilica Ciobanu e l’ucraino Ivan Kucherian, i due arrestati dalla polizia del Commissariato di Cortina, dopo una serie di furti nei campeggi della provincia di Belluno e dell’Alto Adige. Ciobanu rimane agli arresti domiciliari nella sua abitazione e Kucherian detenuto nel carcere bellunese di Baldenich.
Le indagini erano state inizialmente coordinate dalla Procura della Repubblica di Belluno, ma in sede di udienza di convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari Elisabetta Scolozzi aveva dichiarato la propria incompetenza, in quanto l’ultimo furto era stato consumato al Caravan Park di Sesto Pusteria, in provincia di Bolzano. Ecco perché gli atti sono stati trasmessi alla magistratura del capoluogo altoatesino. Ciobanu è difeso dall’avvocato Sabrina Casagrande, mentre Kucherian aveva Monica Barzon, ma dovrà trovarsi qualcun altro.
Alla fine di luglio, i due viaggiavano su un Voyager Chrysler intestato a un veneziano: a bordo la polizia ha trovato sei mountain bike appartenenti a due turisti e a due coppie straniere che erano in vacanza a Sesto. All’alba, erano sulla 51 di Alemagna, in direzione Belluno e sono stati intercettati a Pieve di Cadore. All’interno del veicolo, gli agenti hanno trovato anche attrezzi da scasso, tra i quali una pinza cesoia usata per tranciare le catene che legano le bici ad alberi, pali o agli stessi camper.
I due indagati erano sotto osservazione ormai da un po’di tempo da parte degli investigatori ampezzani, che anche nel loro territorio di competenza avevano registrato furti di bici altrettanto costose. Se si tratti della stessa mano, che ha operato anche altre razzie messe a segno nei camping del Bellunese saranno le indagini per furto aggravato a stabilirlo. –
Gigi Sosso
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