Ludopatia, monito alle testate giornalistiche

Un ordine del giorno punta il dito contro le notizie di vincite eccezionali: mercoledì il voto in consiglio

BELLUNO. Tira in ballo niente meno che l’Agcom perché «la mancanza di una corretta contestualizzazione della notizia può configurare l’assimilazione della stessa ad un messaggio pubblicitario ingannevole». È una responsabilità precisa quella che l’ordine del giorno “Ludopatia e informazione” individua nei confronti dei media, rei di evidenziare «unicamente le grandi vincite susseguenti a piccole giocate» dando un messaggio illusorio, quello che investendo anche pochi euro ognuno possa cambiare la sua vita.

Il documento è stato inserito nella discussione in consiglio comunale convocato mercoledì a palazzo Rosso e segue a stretto giro la votazione per il regolamento per l’apertura di sale giochi e installazione di apparecchi da gioco.

La paternità del documento è del Movimento 5 Stelle, che l’ha presentato sotto forma di ordine del giorno. La conferenza dei capigruppo l’ha fatto proprio dopo aver apportato alcune modifiche. Ora l’ultima parola spetta al consiglio comunale, che dovrà votarlo mercoledì. Se passerà, il documento chiederà all’amministrazione comunale un impegno preciso. Nel testo si sottolinea infatti l’attenzione, giudicata eccessiva, nei confronti delle vincite legate a giochi, scommesse e lotterie. Si chiede dunque al consiglio comunale di esprimere «la propria disapprovazione verso le testate giornalistiche che proseguono nella veicolazione del messaggio secondo cui l’azzardo potrebbe risolvere i problemi» e chiede ai direttori delle testate giornalistiche di «modificare le pubblicità raccontando, anziché le vincite, i sintomi della malattia e le azioni» che si possono compiere per arginare il problema. L’ordine del giorno impegna l’amministrazione a diffondere il documento alle testate giornalistiche, a Camera e Senato e anche all’Agcom.

«I messaggi sbagliati possono essere molto dannosi per chi è affetto da ludopatia» spiega Sergio Marchese del Movimento 5 Stelle, «chiediamo di dare la notizia in maniera diversa, sottolineando le reali possibilità di vincita».

«L’intento è quello di spostare l’attenzione sul problema, più che sulle vincite» spiega Marco Purpora, «non c’erano intenti polemici». Per Celeste Balcon c’è un problema culturale: «il peggior nemico del buon senso è lo Stato, perché ci ricava soldi» spiega, «contro la ludopatia la stampa deve darci una mano». «Il consiglio comunale non può dire ai giornalisti cosa fare» commenta Francesco Rasera Berna, presidente del parlamentino di palazzo Rosso, «ma grazie agli ordini del giorno si può sensibilizzare su un determinato argomento».

Valentina Voi

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi