L’ultima Cassazione ha dato ragione all’ex numero uno dell’ente
Fino alla Cassazione. Ad aprile ci sarà la sentenza di primo grado ma, se dovesse arrivare una condanna, sarebbe inevitabile, come minimo, l’appello. Tra settembre e ottobre la suprema corte ha cassato senza rinvio una sentenza veneziana. Martino era stato condannato a sei mesi per turbativa d’asta, rimediando l’assoluzione per le altre undici ipotesi di reato, che andavano dalla truffa, al peculato e al falso. In Appello il difensore Casciarri era riuscita a far riqualificare la turbativa d’asta in abuso d’ufficio e la corte romana ha deciso.
Nella gara d’appalto per la cartellonistica del Parco furono ammesse sei offerte arrivate dopo la scadenza del termine del bando. Non c’è stata alcuna violazione nell’ampliamento del termine e nessun collegamento tra questo e l’ipotizzato ingiusto vantaggio economico a Maurilio Cipparone, che non fu l’unico a essere favorito, essendo stati accolti altri cinque ritardatari.
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