L’ultima lingua di neve: il Faloria-Cristallo si scia fino al 1° maggio
Gli impianti sciistici cominciano a chiudere. Il sistema Civetta reggerà solo altri quindici giorni, Falcade una settimana in più

BELLUNO
Con la fine di marzo in alcune aree della montagna bellunese si concluderà la stagione invernale. Dal Nevegal, dove non si scia più da domenica, ai comprensori di Civetta e Falcade/San Pellegrino e in linea generale tutte le aree “laterali” al Dolomiti Superski.
L’apertura per gli amanti dello sci comunque verrà garantita fino a Pasqua da Cortina e da Arabba – Marmolada. Per alcune società si protrarrà addirittura all’1 maggio. È questo il caso di Cortina con il Faloria, mentre il Pordoi e Porta Vescovo puntano rispettivamente al 16 aprile e al 25 aprile. La stagione in sostanza potrà proseguire ancora per un mese e più per gli appassionati e la neve sembra reggere abbastanza bene alle quote sopra i 2.000 metri.
Nel comprensorio di Cortina, gli impianti oggi aperti sono 24 su 36, le piste 95 su 120. Nella ski area di Arabba-Marmolada, tutti gli impianti ancora attivi (26), solo 2 piste chiuse su 120. Analoga la situazione tra Falcade ed il Pellegrino: 23 impianti attivi, 99 piste su 100. Per quanto riguarda il Civetta, invece, hanno chiuso 4 impianti su 23 e 14 piste su 72. Sul Falzarego si scierà fino al 10 aprile. Il 26 marzo chiuderà soltanto la seggiovia di Fedare.
Nel comprensorio della Tofana sono già inattive la funivia tra Col Drusciè e Ra Valles, la seggiovia a 4 posti Pian Ra valles e Bus Tofana, la seggiovia Cacciatori e la funivia Ra Valles-Cima Tofana. Gli altri impianti, a cominciare dall’Olimpia, rimarranno in funzione fino al lunedì dell’Angelo.
Nessun problema per il sistema Faloria, che con la Sciovia Tondi, la seggiovia Vitelli e la Funivia continuerà la sfida di ogni anno: chiusura solo alla sera del 1° maggio. Rio Gere e Pian de Ra Bigontina smetteranno il 10 aprile. Le seggiovie Padeon e Rio Gere del Cristallo proseguono fino a Pasqua.
Tutto già fermo, invece, ad Auronzo_ la seggiovia Taiarezze Malon, la Malon e lo skilit Ansiei. Agli oltre 2 mila metri di Misurina resiste (fino a Pasqua) solo la seggiovia Col de Varda, mentre ha smesso lo skilift Loita. Chiusi i 4 impianti di San Vito. Da domenica scorsa il Comelico deve rinunciare alla Ski Area Val Comelico e al rifugio Col d’la Tenda.
Passiamo dall’altra parte della provincia. Ad Arabba la funivia di Porta Vescovo e la seggiovia di Corpazza s’inoltrano sino a fine aprile (chiusura il 25), mentre le cabinovie di Pescol e Forcella Europa anticiperanno il 31 marzo. Gli altri impianti chiuderanno l’11 aprile, tranne la seggiovia Lezuo che rimarrà aperta sino al 16, così pure la cabinovia Fodom, la seggiovia Alpenrose.
Semaforo rosso dalla sera dell’11 aprile anche per la funivia della Marmolada e gli impianti del Padon. Lunedì dell’Angelo suonerà la campanella di fine stagione anche per il San Pellegrino e Falcade. Domenica prossima smetterà lo skibus Alleghe-Malga Ciapela, gli altri impianti della skiarea Civetta faranno il brindisi conclusivo il 2 aprile.
Analogamente accadrà per le strutture della val di Zoldo, dove, tuttavia, hanno già smesso lo skilift Palma e il Casot di Pecol. La seggiovia Pioda di Palafavera e i due skilift del sito anticiperanno il fine stagione al 26 marzo. In territorio di Selva di Cadore, hanno chiuso gli skilift Lastiè e Rio Canedo, gli altri impianti termineranno il 2 aprile, mentre col 19 marzo non farà più servizio lo skibus Pescul-Fedare. A passo Cereda funziona ancora la pista di fondo, come peraltro a passo Cibiana. Francesco Dal Mas
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