L’ultimo saluto a Denny: «Amavi aiutare gli altri»

Alano di Piave: la comunità si è stretta alla famiglia del 27 enne morto sul Grappa. Il parroco: «Aveva scelto di fare l’infermiere per essere utile alle persone deboli»

ALANO DI PIAVE. La comunità di Alano di Piave e non solo ha dato l’ultimo saluto a Denny Pisan. Molte sono state le persone provenienti da paesi limitrofi, tanto che in chiesa non c’era più posto per sedersi: all’esterno idem. La piazzola esterna era piena. Si sono svolti ieri nella chiesa di Alano i funerali del giovane ventisettenne scomparso lo scorso 25 aprile dopo una tragica caduta mentre si trovava sul Grappa con un paio di amici. Un rigoroso silenzio ha accompagnato l’arrivo del corteo e del carro funebre, con la bara che, portata in spalla da alcuni ragazzi ha fatto il suo ingresso in chiesa. Uno di loro aveva tra le mani un pallone da pallavolo, lo sport preferito di Denny.

La cerimonia è stata aperta dalle parole di Don Francesco Settimo, che ha esordito rivolgendo un abbraccio a tutti i famigliari del giovane, «che è sempre stato ricco di vita e di umanità fresca e spontanea, la cui morte ha lasciato un’intera comunità sgomenta, tanto da non riuscire a comprenderla». «Denny», ha proseguito il parroco con voce tremante, «ha lasciato due testimonianze di sé: l’amare e l’essere amato. Nel primo caso si è trattato di una scelta professionale, perché questo giovane aveva deciso di aiutare le persone anziane e limitate nella fisicità, svolgendo il ruolo di infermiere in una casa di soggiorno, dando prova di avere un cuore grande per gli altri. Nel secondo caso Denny è stato ben voluto da chi era con lui; si è speso anche per gli amici e per tutte le persone che conosceva e per questo deve essere un esempio anche per i giovani di questo tempo».

Le preghiere e le letture dei salmi hanno preceduto l’intervento di altre persone che hanno voluto prendere parola per rendere omaggio a Denny Pisan. Tra questi un amico che ha voluto ricordarlo con parole semplici ma profonde: «Per semplicità e serietà sei sempre stato d’esempio per giovani e vecchi, con i quali ti intrattenevi col sorriso per giocare a carte al Bar Al Sole. Il tuo essere motivatore quando noi amici eravamo in difficoltà ci faceva pensare che eri sempre con noi. Anche quando giocavamo a pallavolo e volevi sempre vincere. Le persone muoiono solo quando vengono dimenticate e noi non ti dimenticheremo Denny per i bei ricordi che ci hai lasciato, la cosa più preziosa. Sempre con quel tuo sorriso pieno di vita. Basterà alzare lo sguardo verso l’alto per vederti».

«Preparato, responsabile e serio», sono state le parole della sua ex maestra delle scuole elementari, «io Denny voglio ricordarlo così, assieme al suo sogno, che da bambino era fare del bene per gli altri. L’ha realizzato con la sua bontà d’animo. Ciao Denny, ci mancherai».

Dante Damin



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