L’Unione montana a breve trasloca

L’ente si sposterà in via Psaro, nel palazzo che ospitava Dolomiti turismo

BELLUNO. L’Unione montana bellunese trasloca in centro storico. L’ente guidato da Orlando Dal Farra entro la fine del mese si trasferirà in via Psaro, nello stabile che un tempo ospitava Dolomiti turismo. L’edificio è di proprietà della Provincia e sarà dato in affitto all’Unione montana che ne occuperà una parte.

Oggi l’Um ha sede in via Feltre, a Villa Prosdocimi, una bella palazzina Liberty - sempre di proprietà della Provincia - che è sovradimensionata per le esigenze dell’ente. «Sarebbe più adatta per altri organici», spiega il presidente Orlando Dal Farra. «Noi alla fin fine abbiamo quattro figure fisse, oltre a qualche collaboratore, spesso abbiamo una persona per piano che lavora».

Gli spazi sono eccessivi, e anche le spese: riscaldare una palazzina intera comporta una spesa notevole, così come l’elettricità. Per non parlare dell’affitto. «Nella nuova sede in via Psaro pagheremo un terzo di quello che paghiamo oggi», sottolinea Dal Farra. Ma l’operazione non è solo economica. In centro città l’Unione montana potrà essere molto più vicina ai servizi (ad esempio le poste, aperte fino a sera in piazza Castello) e potrà ridurre i mezzi da tre a due. Infine, il trasloco assume una valenza anche simbolica: un ente pubblico torna in centro storico, andando ad occupare spazi dismessi da tempo. E in degrado, almeno all’esterno. «Stiamo pensando alla sistemazione della facciata del palazzo, ne parleremo con la Provincia», assicura Dal Farra.

In questi giorni gli operai dell’Unione montana stanno completando la sistemazione dell’impianto elettrico e informatico, entro la fine del mese sarà fatto il trasloco.

Villa Prosdocimi sarà destinata agli uffici del settore lavoro che oggi hanno sede a Palazzo Piloni: «Vista la vicinanza con il centro per l’impiego che si trova in via Feltre», segnala la presidente della Provincia Daniela Larese Filon, «collocheremo nella palazzina lasciata libera la sede amministrativa del settore lavoro».

Alessia Forzin

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