L’Unione montana: «Serve una bretella»

FELTRE. «Uno dei punti neri della viabilità provinciale è la mancanza di sbocco sulla Valsugana nel caso in cui la galleria fosse fuori uso». Dal vicepresidente dell’Unione montana feltrina, Michele...

FELTRE. «Uno dei punti neri della viabilità provinciale è la mancanza di sbocco sulla Valsugana nel caso in cui la galleria fosse fuori uso».

Dal vicepresidente dell’Unione montana feltrina, Michele Balen, arriva l'appello rivolto all'amministrazione provinciale di considerare la realizzazione di una “bretellina” sull'asse Arsié-Valsugana, in zona Incino: un bypass per garantire il collegamento con Trento da un lato e la pianura dall'altro. «Lo snodo Incino-Cismon è un progetto fermo da quasi 10 anni», spiega Balen. «Ma ora più che mai si impone a nuove e incisive considerazioni alla luce dei problemi strutturali della galleria e di quelli contingenti, come quello dell'altro giorno quando un autoarticolato di grosse dimensioni si è messo di traverso sulla strada, creando una fila chilometrica ai Giaroni e, di fatto, paralizzando il traffico per almeno un'ora. Il tempo di attesa è stato breve perché la strada è stata liberata con solerzia e tempestività dal personale preposto. Ma ancora una volta è tornata a galla l'evidenza della fragilità di un sistema viario, quello in prossimità di collegamenti importanti dalla Valsugana, che al momento non ha vie di uscita e non regge alle emergenze. Ecco dunque che dall'Unione montana giunge a sostegno politico per favorire la messa in cantiere di un progetto imprescindibile come alternativa per poter uscire dalla valle».

L'Anas è competente per la galleria, la provincia per la rete viaria. «Nonostante gli appelli, anche recenti, del sindaco Luca Strappazzon, le istanze non sono state fino ad ora tenute in considerazione. Il primo cittadino arsedese ha focalizzato più volte la situazione di evidente fragilità del sistema viario, soprattutto dopo le vicissitudini che hanno coinvolto la galleria come prima e unica via di collegamento, ma senza riscontri. L'Umf spinge in aiuto politico per sollecitare un'azione di buon senso da parte dell'amministrazione provinciale, visto e considerato che le scale di Primolano non sono assolutamente in grado di sostenere un flusso di traffico moderno». (l.m.)

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