Lupi alle Ronce messi un fuga facendo scoppiare dei petardi

E' il secondo caso in un anno ai danni della stessa famiglia: anche questa volta ucciso un asino
Wolf (Canis lupus) in the Show Reserve in Bia=owie????a, Eastern Poland, 5 January 2019. ANSA/Wojciech Pacewicz POLAND OUT
Wolf (Canis lupus) in the Show Reserve in Bia=owie????a, Eastern Poland, 5 January 2019. ANSA/Wojciech Pacewicz POLAND OUT

Fanno scoppiare i petardi di notte per allontanare i lupi da asini e animali: ma l’altra notte una coppia di predatori ha comunque fatto razzia, uccidendo un’asina incinta proprietà di Paola Dal Farra. È la seconda volta che capita alla signora che abita nella zona delle Ronce e che già l’anno scorso ha perso dei asini assaliti dai lupi.. «Non li ho visti, li ho sentiti solo scappare nel bosco» racconta Paola Dal Farra «temo siano loro per come è ridotto l’asino». Tre ne ha a Ronce: due femmine e un maschio, una uccisa nella notte tra lunedì e martedì.

«A mezzanotte e mezza ho sentito ragliare il maschio e si capiva che era un raglio diverso dal solito: così mi sono alzata e per fortuna è arrivato anche mio nipote. Abbiamo preso l’abitudine di fare rumore di notte ogni ora, così abbiamo fatto scoppiare dei petardi e ho sentito scappare degli animali nel bosco» continua Dal Farra. «Facciamo rumore, in qualche maniera si cerca di fare un po’ di casino, anche accendendo faretti e luci: i lupi ci avevano già colpiti. Poi abbiamo cercato gli asini, ho un maschio e due femmine: hanno ucciso una femmina gravida. Hanno predato al limite con il bosco e nel bosco sono scappati. Saranno stati almeno due, a giudicare almeno dal rumore che hanno fatto».

L’asina era ancora viva: «Era appena stata colpita, hanno fatto a tempo a mangiare una parte di coscia, parte del ventre ma quando sono arrivata purtroppo respirava ancora».

La signora Dal Farra e il nipote hanno quindi chiamato la guardia provinciale: «Prima i vigili del fuoco, mi hanno passato il 118, poi il veterinario di turno che era in Agordo e non sapeva come muoversi e nel frattempo l’asina è morta, che era la cosa che mi premeva di più perchè non volevo soffrisse. Poi ho rinchiuso gli altri due ma il timore che i lupi possano tornare è alto». Giusto un anno fa l’altro assalto subito: «L’anno scorso, lo stesso periodo, era il 24 di agosto: c’era un tempo da lupi, pioveva a dirotto e hanno colpito lo stesso». Contro la fame non possono nulla neanche i petardi: fuori casa Dal Farra si fa rumore ogni ora o poco più, specie di notte: «Qualche petardo e i faretti: ogni ora più o meno si prova. Ho la fortuna che c’è mio nipote che mi aiuta a fare rumore. Anche l’altra notte, mezz’ora prima che succedesse, ma hanno colpito lo stesso». —


 

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