Lupi anche nel Bellunese la Regione affronta il tema

Riunito a Venezia il tavolo per la gestione dei grandi carnivori presenti in Veneto L’obiettivo è far convivere gli animali con l’uomo, evitando danni e allarmismi
Di Alessia Forzin
Un lupo in un'immagine d'archivio. ANSA. . ....Lesemplare, rinvenuto agonizzante per avvelenamento, ?? stato salvato dalla Forestale e dal personale veterinario...Perugia, 7 marzo 2013 - Torna in libert?? il giovane lupo che rischiava di morire avvelenato, in Umbria, se non fosse stato per il tempestivo intervento del Corpo forestale e del servizio veterinario, allertati dalla segnalazione di un privato cittadino. Ezechiele Jr, questo il soprannome dellesemplare maschio di circa due anni, lo scorso sabato si aggirava agonizzante in localit?? San Giovanni di Boschetto, una zona montana del comune di Nocera Umbra (PG), quando ?? stato avvistato dalluomo che ha lanciato lallarme. .Sul posto sono accorsi un medico veterinario e i Forestali del Comando Stazione di Nocera Umbra e al lupo ?? stata somministrata una dose di antidoto e una di anestetico cos?? da permetterne la cattura. Una volta prelevato e trasportato dai Forestali presso lo studio del veterinario, ?? stato sottoposto ad alimentazione tramite fleboclisi e alle cure adeguate..Le cronache degli ultimi giorni riportano in drammatica evidenza il grave fenomeno dellabbandono di esche e bocconi avvelenati in varie zone della regione. Basti pensare ai due lupi trovati morti a distanza di pochi giorni luno dallaltro allinterno del Parco dei Monti Sibillini. .?? emergenza, quindi, per questa specie, protetta ma minacciata dalle insidie della pressione antropica e del bracconaggio. .Dai primi controlli ?? emerso che lesca avvelenata ingerita dal mammifero fosse costituita da sostanze diserbanti. .La Forestale ha avviato ampie indagini mirate ad individuare i responsabili della vicenda. Nel frattempo lupo Ezechiele ha ripreso a correre riconoscente tra i boschi di una delle regioni pi?? verdi dItalia.
Un lupo in un'immagine d'archivio. ANSA. . ....Lesemplare, rinvenuto agonizzante per avvelenamento, ?? stato salvato dalla Forestale e dal personale veterinario...Perugia, 7 marzo 2013 - Torna in libert?? il giovane lupo che rischiava di morire avvelenato, in Umbria, se non fosse stato per il tempestivo intervento del Corpo forestale e del servizio veterinario, allertati dalla segnalazione di un privato cittadino. Ezechiele Jr, questo il soprannome dellesemplare maschio di circa due anni, lo scorso sabato si aggirava agonizzante in localit?? San Giovanni di Boschetto, una zona montana del comune di Nocera Umbra (PG), quando ?? stato avvistato dalluomo che ha lanciato lallarme. .Sul posto sono accorsi un medico veterinario e i Forestali del Comando Stazione di Nocera Umbra e al lupo ?? stata somministrata una dose di antidoto e una di anestetico cos?? da permetterne la cattura. Una volta prelevato e trasportato dai Forestali presso lo studio del veterinario, ?? stato sottoposto ad alimentazione tramite fleboclisi e alle cure adeguate..Le cronache degli ultimi giorni riportano in drammatica evidenza il grave fenomeno dellabbandono di esche e bocconi avvelenati in varie zone della regione. Basti pensare ai due lupi trovati morti a distanza di pochi giorni luno dallaltro allinterno del Parco dei Monti Sibillini. .?? emergenza, quindi, per questa specie, protetta ma minacciata dalle insidie della pressione antropica e del bracconaggio. .Dai primi controlli ?? emerso che lesca avvelenata ingerita dal mammifero fosse costituita da sostanze diserbanti. .La Forestale ha avviato ampie indagini mirate ad individuare i responsabili della vicenda. Nel frattempo lupo Ezechiele ha ripreso a correre riconoscente tra i boschi di una delle regioni pi?? verdi dItalia.

BELLUNO. I lupi sono stati responsabili di 74 predazioni nell’ultimo anno. Sotto i denti dei carnivori è finito un centinaio di ovini, caprini e bovini. Il grande predatore è presente stabilmente in Veneto, e anche nel Bellunese, come conferma la Regione che ieri ha riunito, per la prima volta, il tavolo regionale per la gestione dei grandi carnivori. «Il lupo è presente dal 2012 in Lessinia e dallo scorso anno sull’Altopiano di Asiago, nell’area del Grappa e sulla sinistra Piave, fra Col Toront e Col Visentin», si legge nella nota inviata ieri dall’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan. Dunque il lupo c’è anche nel Bellunese, come confermerebbero anche le indagini della polizia provinciale sulle segnalazioni provenienti dalla zona di Valmorel.

Il primo passo operativo deciso ieri a Venezia riguarda la costituzione di tre gruppi tecnici di lavoro, per le aree della Lessinia, dell’Altopiano di Asiago e del Grappa. Si vuole monitorare la presenza del lupo e concertare il piano degli interventi preventivi, perché bisognerà trovare un modo per far convivere l’uomo e il lupo. «La presenza di grandi carnivori è un fenomeno relativamente recente in Veneto e ancora contenuto nei numeri e nell’impatto sull’ecosistema», spiega l’assessore Pan. «L’esperienza però ci insegna che, se non correttamente gestito, causa allarmismi e danni, mettendo a repentaglio allevamenti e attività umane».

La Regione sta lavorando sul piano della prevenzione e riduzione del danno: ha fornito recinti elettrificati agli allevatori che ne hanno fatto richiesta e dal 2006 dà indennizzi a chi subisce danni da predazioni, con istruttorie accelerate e dirette e risarcimenti al 100 per cento dei capi uccisi e delle spese veterinarie e di smaltimento delle carcasse. «Nel 2016 abbiamo stanziato 40 mila euro di indennizzi per risarcire gli allevatori della Lessinia», ricorda Pan, «e investito 98 mila euro nel progetto Life Wolfalps per installare recinzioni elettrificate e dissuasori acustici».

Per il 2017 saranno finanziate altre duecento recinzioni nelle aree di alpeggio e si investirà sulla formazione e l’equipaggiamento di guardie forestali e agenti ambientali. «La presenza del lupo o di grandi carnivori non deve diventare una minaccia per l’attività di malga e per chi vive e lavora in montagna», conclude Pan.

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