L’urna di Don Bosco arriva martedì nella sua parrocchia
BELLUNO. Conto alla rovescia per l’arrivo a Belluno dell’urna che contiene una reliquia di don Bosco. E nella parrocchia che prende il nome proprio dal santo fondatore della congregazione dei Salesiani, nonché all’istituto Agosti, ormai è quasi tutto pronto. Sulle pareti della chiesa nei pressi di Baldenich e della scuola accanto campeggia già un grande manifesto con il volto del santo, conosciuto per il grande impegno educativo messo a favore dei giovani.
Ma sono soltanto i primi segnali dell’accoglienza che i bellunesi riserveranno allo straordinario evento. L’urna sarà a Belluno martedì. «Abbiamo preparato immaginette, locandine per le parrocchie, libretti per la veglia della famiglia salesiana, una mostra sulla vita di don Bosco e il significato del pellegrinaggio dell’urna», precisa il direttore dell’Agosti don Ferdinando Bosello, che ormai da diverse settimane ha inviato una lettera a tutti i sacerdoti della diocesi di Belluno-Feltre e alle autorità civili.
L’urna di don Bosco, realizzata in vetro, è partita dalla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino nel 2009, in occasione dei 150 anni della fondazione della Congregazione Salesiana e ha compiuto il giro dei cinque continenti e di 130 paesi. Sono 23 le tappe previste per il Veneto. Il pellegrinaggio della teca è iniziato giovedì scorso a Mogliano Veneto. Dopo Porto Viro, Chioggia, San Donà e Pordenone, tocca a Belluno, dove l’urna arriverà alle 8.40 di martedì al casello autostradale di Cadola, per poi essere scortata fino alla chiesa dedicata a don Bosco.
Da tempo, la parrocchia sta preparando i fedeli all’accoglienza della reliquia. In particolar modo i bambini e i ragazzi. Non a caso, saranno proprio i più piccoli ad accompagnare l’urna, alle 9 nel momento in cui giungerà in chiesa, fino all’altare.
«A quell’ora, si terrà la Santa messa della scuola», ricorda don Bosello, «e dalle 10 alle 14 spazio alla venerazione da parte di alcune classi della città, che intendono partecipare all’evento». Intorno alla teca, il cui peso è di 570 chilogrammi, è stato inciso, in lingua latina, il motto di don Bosco: “Concedimi di salvare le loro anime, e prendi pure tutto il resto”. Presenti anche le date del bicentenario della nascita del santo nato a Castelnuovo d’Asti: 1815 e 2015. Un appuntamento, infatti, quello dei duecento anni, che i Salesiani di tutto il mondo stanno aspettando con ansia. Dalle 14 alle 17, l’urna sarà venerata dai ragazzi della catechesi, che hanno anche preparato dei momenti di intrattenimento e da gruppi che arriveranno dalle diverse parrocchie della diocesi. Alle 18.30 la celebrazione presieduta dal vescovo. Alle 21 inizio della veglia.
«Molto probabilmente», dice ancora don Bosello, «ci saranno persone che si fermeranno per tutta la notte, in attesa poi della ripartenza dell’urna, alle 7 di mercoledì, dopo le lodi e la messa, in programma per le 6». Dopo Belluno, l’altra tappa sarà Castello di Godego. Il pellegrinaggio in Veneto terminerà il 12 dicembre a Conegliano.
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