«L’uscita dell’A27 va sistemata: è troppo pericolosa»
I sindaci di Ponte nelle Alpi e Longarone fanno appello alla Società Autostrade dopo l’ennesimo incidente
PONTE NELLE ALPI. «Allo svincolo autostradale che immette sull’Alemagna il rischio è quotidiano. Bisogna intervenire in modo immediato. Non si può più aspettare». A sostenerlo con forza è il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. Dichiarazioni che arrivano all’indomani del terribile incidente che, nella mattinata di mercoledì, ha coinvolto un motociclista sessantenne, deceduto sul colpo dopo lo schianto avvenuto allo svincolo di Pian di Vedoia, all’uscita dell’autostrada.
«È un’uscita molto pericolosa, non solo nei mesi estivi e quando il traffico è più sostenuto, ma tutti i giorni», sottolinea il primo cittadino. «In quel punto vige una certa confusione per quel che riguarda il Codice della strada: c’è il diritto di chi esce dallo svincolo di immettersi sulla Ss 51. Il punto è che si crede di avere una direttrice privilegiata. Ma nei fatti non è così. E il grande traffico sull’Alemagna accentua i rischi di incidenti».
Ecco perché, secondo Vendramini, serve un intervento urgente e lo ha sostenuto, insieme al sindaco di Longarone, Roberto Padrin, nel corso dell’incontro che si è svolto mercoledì in Prefettura. Un incontro che aveva l’obiettivo di varare il piano coordinato per la sicurezza stradale per l’estate.
«Si è convenuto che, per la situazione specifica di Pian di Vedoia, è necessario coinvolgere la Società Autostrade affinché elabori dei progetti che garantiscano un’uscita più sicura», fa presente Vendramini. «A breve ci incontreremo anche con l’Anas. Bisogna assolutamente trovare una soluzione».
«L’incidente di mercoledì non è il primo, purtroppo lo sappiamo bene», dice Padrin. «In questo periodo, e questo contribuisce a congestionare ancora di più il traffico, è anche chiuso il tratto di strada intercomunale da Provagna a Soverzene, per i lavori di prolungamento della ciclabile. La strada riaprirà il 28 luglio. Sono stati fatti interventi importanti, di asfaltatura e sistemazione, che garantiranno anche maggiore sicurezza sulle strade». Detto questo, resta però aperto il nodo dello svincolo autostradale.
«Personalmente rimango convinto che la realizzazione di una bretella tra la zona industriale e l’imbocco dell’autostrada sia una soluzione valida, prima di tutto sul fronte del traffico, ma anche per la sicurezza. Una soluzione che dovremo affrontare con Anas e al tavolo infrastrutture», aggiunge Padrin.
Mercoledì in Prefettura i sindaci hanno chiesto che la Polizia autostradale intervenga con più frequenza lungo l’asse Ponte-Longarone. Ma la presenza di forze dell’ordine non basta a risolvere i problemi. «Insieme a Padrin e a Gianni Burigo, sindaco di Soverzene, oltre che con Belluno, abbiamo sollecitato l’attivazione di un tavolo in Provincia per trovare delle soluzioni e mettere in atto strategie», conclude Vendramini. «Soggetti interessati, lo ribadisco, saranno Anas, Società Autostrade e Veneto Strade».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video