L’Usl 1 per trovare nuove risorse sceglie di affidarsi alla pubblicità
BELLUNO. Migliorare la qualità dell'accoglienza e dell'accessibilità ai servizi delle strutture dell'Usl, tramite i profitti derivanti dal servizio di gestione degli spazi pubblicitari.
È l'idea della direzione strategica dell'Usl 1 di Belluno che ha pubblicato un bando di gara del valore di 30 mila euro, aperto a imprese singole o associazioni temporanee di impresa. Da questa operazione, che dovrebbe avere una durata di cinque anni, l'azienda sanitaria si attende di guadagnare 5 mila euro di canone fisso annuale a cui aggiungere un altro canone variabile in base al fatturato realizzato con la gestione degli spazi di concessione che dovrà essere calcolato al netto dell’Iva, con una percentuale non inferiore al 35%.
Gli spazi individuati dall'Usl per affiggere i cartelli pubblicitari sono molti. Per quanto riguarda l'ospedale San Martino sono tre nell'atrio, quattro nel corridoio di collegamento, due nella sala d'attesa dell'oculistica, uno nel corridoio della zona delle macchinette del caffè, due nella sala di attesa del corridoio dell'otorinolaringoiatria, una all'entrata della palazzina della pediatria, uno nella sala d'attesa della pediatria al piano terra e al terzo piano, alle casse del ticket e nel viale esterno verso l'area prelievi.
Per quanto riguarda l'ospedale di Agordo i cartelli pubblicitari potranno essere affissi nell'atrio principale, nella sala d'attesa dell'oculistica e nella zona delle macchinette del caffè.
A Pieve di Cadore, invece, la pubblicità comparirà nell'atrio e all'ingresso di fronte alla portineria, mentre al nosocomio di Auronzo all'ingresso-portineria e nella sala d'attesa dell'Orl al secondo piano. Ed infine nel distretto 3 di via Feltre nella sala d'attesa delle vaccinazioni. Questi sono gli spazi individuati, ma come da capitolato, la ditta appaltatrice potrà individuarne di nuovi facendone richiesta all'azienda sanitaria.
L'aggiudicatario della gara di appalto, secondo quanto previsto dal bando, dovrà ricercare e gestire i clienti con cui stipulare i contratti, sostenere tutte le spese e le tasse inerenti alla gestione e stipulazione dei contratti pubblicitari, cedere ai clienti gli spazi pubblicitari disponibili su strutture già installate e provvedere ad altri di nuovi. E ancora gestire l'ammodernamento e la sostituzione delle attrezzature (pannelli) già presenti e di proprietà dell'Usl, rispettare i criteri estetici e di impatto sociale, destinare alle comunicazioni istituzionali dell'Usl una percentuale degli spazi pubblicitari pari al 5%.
L'aggiudicatario potrà immettere sul mercato gli spazi a disposizione con piena discrezione in termini di tariffe e di area geografica. Potranno essere installati anche dei monitor pubblicitari. Sarà proibita però la pubblicità di prodotti farmaceutici, di spettacoli vietati, di armi, editoria vietata ai minori, di onoranze funebri, di magia, di sigarette e alcolici, di enti sanitari concorrenti, di sexy shop.
Insomma, l’Usl sta cercando in tutti i modi di trovare nuove risorse per far funzionare al meglio la macchina sanitaria, visti i tagli sempre più corposi da parte di Stato e Regione. La speranza è che questa iniziativa abbia più successo della messa all’asta dell’auto blu dell’Usl, che giace ancora in garage invenduta dopo 6 mesi. (p.d.a.)
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