L’Usl contro i furbetti del parcheggio in ospedale

Sono stati acquistati dei new jersey per evitare la sosta selvaggia

BELLUNO. L’Usl 1 dichiara guerra ai furbetti del parcheggio.

La situazione all’ospedale San Martino di Belluno sta iniziando a diventare insostenibile. In molti lasciano l’auto negli stalli ospedalieri (che dovrebbero servire solo per i dipendenti e i cittadini che devono sottoporsi a prestazioni mediche) e poi vanno al lavoro in centro città o nelle aziende delle zone industriali; inoltre molti abbandonano la macchina negli spazi per disabili, e in tanti parcheggiano fuori dagli stalli, intralciando la normale circolazione nel parcheggio.

«Ma la cosa che più ci preoccupa», commenta il direttore generale dell’azienda sanitaria, Adriano Rasi Caldogno, «è che in diversi casi il personale delle ambulanze dell’ospedale e del 118 ci hanno riferito di aver trovato degli intralci nello svolgere la loro normale attività, a causa di vetture in sosta selvaggia. E questo mette a rischio la risposta alle chiamate urgenti della popolazione: non possiamo certo permetterlo», taglia corto il dg Rasi Caldogno. Da tempo il problema è noto e molte sono state le soluzioni che si è cercato di adottare per risolverlo.

Ma senza successo. «Abbiamo chiesto l’intervento della polizia locale», prosegue il dg, «che spesso è venuta a controllare le vetture in sosta facendo opera dissuasoria. Poi abbiamo messo anche dei cartelli molto grandi in cui invitavamo i cittadini a non lasciare le vetture nei posti non segnati per non intralciare l’attività ospedaliera. Ma niente di tutto questo è servito. A questo punto, d’accordo anche con il comandante dei vigili urbani, Gustavo Dalla Ca’, abbiamo deciso di correre ai ripari».

L’azienda sanitaria ha infatti comprato dei new jersey da porre negli spazi non contrassegnati dalle linee bianche che delimitano gli stalli consentiti, lasciando liberi così l’accesso e l’uscita ai parcheggi ma anche al Pronto soccorso.

«Abbiamo dato il via libera all’acquisto di queste barriere stradali per un valore di quasi 13 mila euro», conclude il capo dell’Usl. «Partiremo da qui per sistemare una criticità che non vogliamo vada a compromettere la nostra attività, mettendo in pericolo la vita delle persone che chiamano il 118. Speriamo così di riuscire a regolamentare meglio il parcheggio e ad intervenire in una situazione che si trascina da anni».


 

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