L’Usl ha deciso: trattenute in busta paga
FELTRE. Assemblea dei lavoratori, questa mattina dalle dieci a mezzogiorno, con le Rsu e i segretari dei sindacati confederali e autonomo Nursing Up. Ai dipendenti di comparto, conti alla mano, si spiegherà il contenuto di una lettera che arriverà a circa mille lavoratori – dagli infermieri agli usceri – (compresi i pensionati degli ultimi dieci anni). Che li mette tutti sull'avviso: il fondo di produttività pari a 460 mila euro sarà congelato (cioè accantonato e non speso per altri scopi) con una riduzione del 26 per cento. Cosa significa? Significa, a spanne, che dal 2016, in base a parametri basati sull'equità fiscale, cioè riferiti al “peso” di ogni singola busta paga, il lavoratore che a titolo di esempio ha 130 euro mensili in più, si vedrà trattenere dai venti ai trenta euro. Va da sé che, sempre a titolo di esempio, a un infermiere professionale si potrebbero congelare quaranta euro mensili dal 2016 al 2018 quando scatteranno i termini per la prescrizione. O un dirigente quadro, ai massimi livelli amministrativi, fino a ventimila euro in meno.
Questo vale anche per i pensionati se dal 2005 al 2015 avrebbero percepito somme “che non gli erano dovute”, come recita la sentenza del tribunale di Belluno. Tutti i dipendenti, insomma, saranno avvisati che, a seguito della sentenza di primo grado che riconosce ai 17 ricorrenti una rivalutazione plurimilionaria, l'Usl dovrà accantonare delle somme. E lo farà mettendo in mora gli stipendi con quel che entra del fondo di produttività. Che già serve per pagare le ore straordinarie, più che i progetti incentivanti. Il sindacato, unito e congiunto, chiede invece di valutare la messa in mora del fondo con una controproposta, quella di reperire la cifra da altre partite, blindando il dovuto del 2015 che sarà erogato nel 2016.
Ma su questo aspetto, si dovranno confrontare nuovamente le parti, quella aziendale e quella sindacale, entro il 31 agosto. Tutti i dati, le cifre, ma anche la spiegazione tecnica di uno scontro fra interpretazioni giuridiche che si trascinano dal 1994, saranno resi dai segretari dei sindacati ai lavoratori nell'ambito di un'assemblea che si preannuncia infuocata. Intanto l'Usl resta in attesa di risposta dalla Corte d'appello di Venezia che deve esprimersi sulla sospensiva dei pagamenti ai ricorrenti o meno. Questi ultimi potrebbero già vantare, con successo perché gli è dovuto, il debito. Questa mattina, poi, non sono esclusi disagi per l'utenza. La partecipazione all'assemblea sarà massiccia. E i reparti, il Cup e il poliambulatorio hanno dovuto far quadrare il cerchio per garantire il contingente minimo.
Laura Milano
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