L’Usl ha diffidato la Croce bianca ad usare il suo logo

LIVINALLONGO. L'Usl 1 diffida la Croce bianca di Arabba a usare i canali radio e i loghi dell’azienda sanitaria, tra cui quelli del Suem 118. Ancora un'altra puntata nella vicenda che vede da un lato...

LIVINALLONGO. L'Usl 1 diffida la Croce bianca di Arabba a usare i canali radio e i loghi dell’azienda sanitaria, tra cui quelli del Suem 118.

Ancora un'altra puntata nella vicenda che vede da un lato l'Unità socio-sanitaria locale e dall'altra la Croce bianca di Arabba, associazione con cui da qualche anno non c’è più alcun rapporto di convenzione per il soccorso in quell'area. Al suo posto, il direttore generale ha stipulato una convenzione con la Croce bianca di Bolzano che fa servizio anche su Arabba.

La lettera di diffida da parte della direzione strategica di via Feltre all'associazione è stata spedita qualche giorno fa, ma da quanto dice il suo presidente Delmonego «non è ancora arrivato nulla, per cui non sappiamo niente di una diffida». Una comunicazione dettata da alcuni episodi che hanno visto l'associazione effettuare servizio di soccorso, pur non essendo più convenzionata con l' Usl.

«C'è stato un disguido su un trasporto», spiega Faronato, «per cui è stato necessario puntualizzare che l'associazione non può usare i nostri canali radio e il logo del 118 che identifica un servizio ben preciso, anche banalmente in riferimento all’aspetto contabile dei pagamenti. Come azienda abbiamo siglato una convenzione con la Croce bianca di Bolzano che utilizza anche volontari di Livinallongo e Arabba e garantisce un servizio sanitario così come fanno le altre associazioni con cui abbiamo un accordo che si basa su alcune regole precise». E proprio all'interno di regole e comportamenti da tenere in virtù delle convenzioni, dall'Usl 1 è stata inviata questa missiva in cui «precisiamo che tra noi e loro non c'è più una convenzione, e quindi non possono usare tutto quanto li identifichi come legati all’Usl. Questo a tutela dell'utente e per evitare equivoci». Faronato, inoltre, fa presente che in merito ai trasporti eseguiti dalla Croce bianca di Arabba, «non siamo noi deputati a pagare per questo servizio».

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