L’Usl indice l’avviso per un’ostetrica si presentano in 413

Numeri mai visti per la ricerca della figura professionale tanto che l’azienda ha prenotato la fiera di Longarone
Di Paola Dall’anese
ospedale san martino
ospedale san martino

BELLUNO. L’Usl n. 1 indice un avviso pubblico per selezionare un’ostetrica a tempo determinato, e si presentano in oltre 400.

Nemmeno gli uffici preposti dell’Usl n. 1 all’inizio credevano a questa abbondanza di domande, visto che fino a poco tempo fa tutti gli avvisi per figure professionali mediche e non, erano sempre andati deserti. E ora passare da gare che si è costretti a ritirare per assenza di candidati a selezioni con oltre 400 persone non è un salto da poco.

Il primo problema è di tipo tecnico-pratico: vale a dire dove sistemare tutte queste 413 persone, per l’esattezza, che nello stesso giorno dovranno superare la prove di preselezione. Fino ad oggi l’Usl aveva sempre scelto i suoi dipendenti nella sala convegni dell’ospedale, ma con centinaia di candidati l’azienda ha dovuto ricorrere ad altre soluzioni ed è così che ha prenotato un’ala della fiera di Longarone. Come si dice in questi casi: a mali estremi, estremi rimedi.

La selezione avverrà domani mattina e i candidati dovranno superare una prova scritta, un quiz a risposta multipla, da cui poi la commissione troverà i 30 candidati da collocare all’interno di una graduatoria da cui attingere in caso di bisogno.

«Per la prima volta abbiamo avuto un numero enorme di richieste, forse perché il nostro reparto è appetibile e inizia a farsi conoscere anche all’esterno, o perché ci sono poche richieste di queste figure professionali in altri ospedali», precisa anche il direttore dell’unità operativa di ginecologia ed ostetricia, Antonino Lo Re.

Spiega che sempre più spesso si avranno questi numeri, invece, il direttore generale dell’Usl 1, Pietro Paolo Faronato. «Dobbiamo iniziare ad abituarci a questi numeri impressionanti per la nostra realtà, perché le Regioni non fanno più concorsi, quasi tutte hanno i piani di rientro, per cui quando c’è una selezione si presentano in tantissimi. Per questo ci siamo già attrezzati prevedendo una preselezione con una serie di quiz sulle materie della professione, ammettendo alla prova teorico-pratica i candidati che si classificheranno dal primo al 30° posto, nonché tutti i candidati aventi il medesimo punteggio del 30° classificato». La graduatoria che si formerà sarà valida per un anno «e a questa potremo attingere in caso di maternità o altri problemi».

Faronato fa presente che il problema maggiore resta quello dei medici per i quali mancano ormai quasi tutte le figure specialistiche dal pediatra all’anestesista, dall’igienista al radiologo. «Il problema è che è cambiato il modello di università, ma non quello organizzativo delle aziende sanitarie. E su questo c’è ancora molto da lavorare». Per il dg, alla fine ci si dovrà adattare. «La questione è che dobbiamo tenere presente che sempre di più anche queste figure di collaboratori professionali sanitari sono laureate e come tali devono essere trattate e devono avere un posto adeguato. Dovremo ragionare come avviene in molti altri Paesi del mondo, dove alcune prestazioni sanitarie non vengono più svolte dai medici specialisti, ma dai tecnici laureati». Anche per sopperire alla carenza di medici che si farà sempre più critica.

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