L’Usl “rompe” il contratto le aziende ricorrono al Tar

In ballo c’è l’intero servizio energetico del valore di quasi 5.6 milioni di euro L’azienda sanitaria: «Nel vecchio contratto prevista la recessione anticipata»
Una veduta aerea dell'area dell'ospedale San Martino Sotto il direttore sanitario dell'Usl 1 Lucio Di Silvio
Una veduta aerea dell'area dell'ospedale San Martino Sotto il direttore sanitario dell'Usl 1 Lucio Di Silvio

BELLUNO. È battaglia legale tra le ditte A2A Calore &Servizi srl, quale capofila dell’associazione temporanea di imprese costituita con Prima Vera Spa e Antas srl contro l’Usl n. 1. Le aziende sono ricorse al Tar del Veneto per chiedere sia l’annullamento, previa sospensione cautelare dell’esecuzione, della delibera del 15 maggio scorso con cui il direttore generale dell’Usl Antonio Compostella ha comunicato il recesso dalla convenzione Consip per il servizio integrato di energia, sia il risarcimento del danno derivante da questo provvedimento impugnato.

La vicenda nasce ancora nel 2008 quando l’Usl n. 9 di Treviso avvia la procedura di gara di area vasta per la gestione del servizio di energia e calore per nove anni dal primo luglio 2012 al 30 giugno 2021. Un appalto con base d’asta del valore di più di 5.5 milioni di euro (5.590.000 euro per la precisione).

La gara, però, che doveva concludersi entro un anno, incontra alcuni problemi per cui l’Usl n. 1, che si trova in scadenza di contratto con le ditte che le curavano questo aspetto tecnico, in attesa di vedere l’esito della gara di area vasta, è costretta ad aderire, nel novembre 2011, alla gara aggiudicata da Consip (ditte Antas, A2a, Prima Vera) per il servizio integrato di energia.

Il contratto prevede, però, che lo spettro di servizi sia inferiore rispetto a quello stabilito nella gara di area vasta. L’appalto “Servizio Energia” con Consip, come riportato nel contratto, ha una validità di cinque anni con possibilità di recesso unilaterale dal contratto con un preavviso di almeno trenta giorni solari «in caso di mutamenti di carattere organizzativo interessanti l’amministrazione contraente, la stessa amministrazione potrà recedere dal contratto in tutto o in parte», si legge nel contratto dell’appalto del valore di 470mila euro.

Quando alla fine del 2011 l’Usl n. 9 consegna tutta la documentazione di gara del servizio in oggetto e quindi l’Usl n. 1 in giugno decide di aderire a questo appalto di area vasta, un mese prima comunica la disdetta del contratto di Consip.

Ma questo non piace ugualmente alle tre aziende che avevano fino ad allora curato l’aspetto energetico. E così le tre ditte decidono di ricorrere al Tribunale amministrativo per sospendere questo provvedimento di recesso dal contratto.

Nei giorni scorsi l’Usl n. 1 si è costituita legalmente nella causa, affidando l’incarico all’avvocato Vittorio Miniero del foro di Bologna.

Paola Dall’Anese

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