L’Usl si scusa: «Nuovo appuntamento per il bimbo epilettico»
AGORDO
«Dopo il pensionamento della neurologa Candeago l’azienda si è attivata per il ricollocamento delle richieste già prenotate in altra struttura aziendale o nei centri di riferimento a seconda dei casi specifici e creando un percorso per le nuove prenotazioni» .
Lo dice la direzione dell’Usl 1 Dolomiti in risposta alla denuncia di una mamma agordina il cui figlio di otto anni, affetto dal “piccolo male”, cioè la forma di epilessia più lieve, non potrà più svolgere l’elettroencefalogramma con privazione del sonno inizialmente previsto per oggi a Belluno.
La prenotazione era stata annullata dall’azienda e comunicata lunedì alla famiglia senza proporre alternative. «Ci scusiamo con la famiglia per un errore di comunicazione che ha comportato una mancata risposta esauriente al bisogno», dice l’Usl, «e ci facciamo carico di proporre un nuovo appuntamento in altra struttura».
A tal proposito l’Usl spiega che anche per il paziente pediatrico il sistema veneto è organizzato a rete con risposte locali per la media e bassa intensità di cura e nei centri di riferimento per l’alta complessità per garantire la migliore qualità delle cure. Ricorda anche «che la porta d’accesso per qualsiasi prestazione è il centro unico prenotazioni che si fa carico di prenotare anche nei centri di riferimento dedicati individuati dalla Regione le prestazioni che non è possibile erogare in Usl 1».
Cosa che non è avvenuta nel caso della mamma agordina, ma sarebbe troppo facile scaricare la responsabilità sugli operatori dal momento che il pensionamento della dottoressa Candeago era noto da tempo. «Per quel che riguarda più in generale la presa in cura dei bambini con epilessia da parte delle pediatrie», dice l’Usl, «abbiamo avviato con tempestività le procedure per l’attivazione della Uoc neuropsichiatria infantile, recentemente prevista nelle schede di dotazione ospedaliera, e stiamo perfezionando una convenzione specifica con i centri di riferimento regionali per potenziare la neurologia pediatrica. Inoltre, vista la grave carenza che riguarda entrambe le neurologie dell’azienda, il concorso previsto giovedì per medici neurologi non ha visto la presenza di alcun candidato. Continuiamo ad esplorare qualsiasi strada possibile per ripristinare l’organico». —
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