M5S a Lambioi: «No alla centrale sul Piave è dannosa e pericolosa»
BELLUNO. «Non siamo per il No a prescindere, ma alcune opere sono oggettivamente dannose e pericolose». Appuntamento lungo il Piave per il Movimento 5 Stelle del candidato sindaco Stefano Messinese, che ieri mattina ha ricevuto la visita di Angelo Tofalo, deputato pentastellato campano, componente della Commissione Ambiente e del Copasir, impegnato in un minitour del Veneto in occasione della campagna per le elezioni amministrative dell’11 giugno.
Il progetto contestato è quello di una centrale idroelettrica lungo il Piave, ai piedi della città, per sfruttare il salto del fiume tra il ponte della Vittoria e il bailey. Non è la prima volta che il Piave a Belluno è oggetto di attenzione da parte dei privati: «Quest’idea è tornata alla ribalta», spiega il consigliere del M5S Sergio Marchese, «ma noi siamo contrari per la sua pericolosità. Nel giro di qualche anno le piene manderebbero sott’acqua Borgo Piave, oltre ai rischi per la frana di via Miari. Inoltre mancano un’analisi della portata effettiva del fiume e sul deflusso». A causare il proliferare di centraline: «Sono gli incentivi, che portano chi lucra di mestiere a lucrarci e permettono che un’opera del genere si ripaghi in 5 anni».
Valutare attentamente ogni progetto e realizzare solo gli impianti necessari è la richiesta che parte dal candidato sindaco Messinese: «Qui ci sono buone ragioni per dire di No, perché è inutile parlare di green economy se certi impianti minacciano la sicurezza oltre che l’ambiente. Bisogna evitare che a muovere le cose sia solo il soldo. Lo sforzo di tutti dev’essere orientato a consumare consapevolmente il giusto e fare solo ciò che si può fare. Sentiamo tante manfrine su “La Piave” e poi lasciamo che sia uno dei fiumi più saccheggiati del Paese». Messinese pungola gli avversari: «Oggi sono tutti contro l’elettrodotto e a favore dell’interramento dei cavi. Quando lo dicevamo noi ci davano degli idealisti. Chi ha governato si faccia un esame di coscienza. Se avessero fatto il Pat con i vincoli giusti un progetto del genere non avrebbe speranze».
Tofalo, che di mestiere fa l’ingegnere e si è occupato di energie rinnovabili, conferma che per il Movimento 5 Stelle: «Il Piave è “Fiume sacro alla patria” e chi amministra, davanti a un’opera del genere, dovrebbe informare non solo la popolazione ma anche il Parlamento. Questo progetto va rivisto. Il Movimento propone, per gli incentivi, di adottare tabelle diverse a seconda delle Regioni. Oggi le guerre si combattono per il petrolio, ma domani (e ce ne sono già) saranno per l’acqua». Tofalo chiude con un auspicio. «Belluno per noi è strategico. L’ultima volta abbiamo eletto due consiglieri ma stavolta cerchiamo di vincere».
Chiude il consigliere Andrea Lanari: «La forza del M5S è la linea diretta dai territori al Parlamento».
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