«Ma intanto dateci nuovi treni»

I pendolari espongono le loro priorità: «I Minuetto? Qui non si sono mai visti»
stefano da rin puppel - perona - calalzo di cadore - arrivo del primo treno abilitato al trasporto biciclette
stefano da rin puppel - perona - calalzo di cadore - arrivo del primo treno abilitato al trasporto biciclette

PONTE NELLE ALPI. «Servono treni nuovi , il resto ci interessa poco». Nuove carrozze, dunque: questa la priorità per i pendolari, come Mattia Centelle, del gruppo “Treni Belluno”. Anche lui, insieme ad altri volontari, sul "Trenobus delle Dolomiti". «Ha ragione Mattia», interviene Roberto Padrin, sindaco di Longarone, quando sale nella sua stazione, «i Minuetto non li abbiamo mai visti da queste parti». Tiziano Baggio, dirigente di Trenitalia, lo sente e rassicura: «

«Faremo il possibile, ma anche voi dovreste convincere la nostra azienda». Fermata a Perarolo. La mattinata non potrebbe essere più splendida. Sale Gianluca Zandanel, è lo storico dei treni. Fa il pendolare, ogni giorno, con Santa Giustina Bellunese. «Diciamola tutta», confida a gran voce, mentre lo ascolta anche Baggio, «sarebbe già un grosso risultato mantenere il servizio attuale, senza dismissioni». Che significa? «Non vorrei che le Ferrovie siano tentate di sostituire i treni con i pullman. E, in ogni caso, le locomotrici, vecchie di 35 anni, vanno cambiate». Baggio ascolta e rassicura: già ordinate le nuove. Ben 740 sono i treni oggi in Veneto (erano 560 nel 2013), ma Trenitalia mette a disposizione anche 120 bus al giorno, pari a 252 mila posti. Tanti i problemi di cui i pendolari si lamentano, è pur vero che l’82,9% dei passeggeri esprime soddisfazione e che il 93,6% dei treni regionali è in arrivo entro 5 minuti sull’orario previsto. Anche per quanto riguarda la provincia di Belluno.

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