Maestra lascia la classe da sola: «Devo prendere il bus»
CADORE
Maestra elementare dalla cattedra al tribunale, passando per la fermata dell’autobus. Un’insegnante di una scuola primaria del Cadore finirà a processo per interruzione di pubblico servizio e soprattutto per abbandono di minore. I fatti sono dello scorso 2 ottobre e la Procura della Repubblica ha già chiuso le indagini preliminari. La donna ha ricevuto a casa il capo d’imputazione con tutto quello di cui è accusata e l’indicazione di un avvocato d’ufficio, che dovrebbe già essere stato sostituito con uno di fiducia. Non si conosce ancora la data della prima udienza.
La scuola è una di quelle che applica il tempo pieno, ma le circostanze saranno precisate soltanto davanti al giudice. La formula tanto utile ai genitori che lavorano e non hanno la possibilità di assumere una baby sitter alternativa ai nonni, prevede che i bambini pranzino nella mensa e rimangano nell’istituto fino a una certa ora del pomeriggio. In questa scuola, l’ultima campanella sarebbe suonata alla 16, ma le lezioni e le attività si sono interrotte con una decina di minuti di anticipo.
Secondo la ricostruzione della magistratura, alle 15.50 la donna si è preoccupata di lasciare un biglietto con l’avvertimento «vado a prendere l’autobus» e se n’è andata, senza dare spiegazioni. La bidella l’avrebbe vista mentre se ne andava e dev’essere stata la prima ad allarmarsi per un atteggiamento incomprensibile, oltre che pericoloso. Perché pazienza per l’interruzione di servizio, un reato punito con una pena fino a un anno di reclusione, ma per dieci minuti un’intera classe di bambini di sei anni è rimasta senza la necessaria custodia, con il rischio che potessero farsi del male. Difficilmente saranno rimasti buoni al loro posto, più probabile che abbiano abbandonato la loro seggiolina, cominciando a giocare in maniera incontrollata.
Visto che hanno meno di quattordici anni è pienamente configurata l’ipotesi di reato di abbandono di minore, che da solo può valere una condanna da sei mesi a cinque anni. Sia l’interruzione che l’abbandono, sono procedibili d’ufficio ed è bastata una denuncia da parte della bidella. Al di là del processo penale, non è ancora dato sapere se la maestra sia stata sottoposta o meno a un procedimento disciplinare. Anche questo aspetto dovrebbe emergere davanti al giudice. —
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