Maestro di sci di Canazei muore sul Pordoi. Un'altra vittima delle valanghe in Alto Adige
Tragedia in Val Lasties al confine tra Bellunese e Trentino dove in dicembre erano morti due escursionisti e quattro soccorritori: l'esperto maestro di sci stava scendendo in "free ride" quando è andato a sbattere sulle rocce Escursionista della Val d'Isarco trovato morto dai soccorritori: era disperso da un giorno, è stato travolto da una slavina
TRENTO
. Ancora tragedie sulle Dolomiti. Un maestro di sci di Canazei, Dimitri Rizzi, 38 anni, è stato trovato morto in val Lasties, nella zona del Pordoi, in territorio bellunese.
E contemporaneamente uno scialpinista altoatesino, Joseph Vikoler, 42 anni, casellante dell'A22, è stato recuperato senza vita in Val d'Isarco, dove una valanga lo ha travolto e ucciso. Salgono così a 22 le vittime della montagna in questa tragica stagione invernale.
Il maestro di sci della Val di Fassa è stato trovato dagli uomini del Soccorso alpino Trentino alle 14.40 privo di vita dopo che era stato lanciato l'allarme di scomparsa in tarda mattinata. In volo da Trento si era anche alzato inutilmente l'elicottero di Trentino emergenza.
Riguardo le dinamiche dell'incidente stanno indagando i carabinieri di Cortina d'Ampezzo, poiché l'incidente è avvenuto nell'area di Arabba (Belluno). Secondo il portavoce del Soccorso Alpino Trentino, Rosario Fichera, l'uomo alle 10.30 era salito sulla funivia del Pordoi per poi scendere il Piz Boe (altezza 2.239) in direzione dell'Ossario.
Nel percorrere con gli sci una discesa "Free rider" (stile fuori pista) durante una curva è caduto rotolando su alcune roccette per circa 30-40 metri, per cause da accertare. Il decesso sarebbe dovuto alle conseguenze dei molteplici traumi dovuti all'impatto con le rocce. Nella stessa zona del Pordoi, ma sul versante trentino, in dicembre c'erano state sei vittime, tra cui quattro uomini del soccorso alpino.
Un altro incidente si è verificato in Val d'Isarco. Partito ieri da solo, Joseph Vikoler, un quarantaduenne di Chiusa, non è rientrato a casa: subito sono scattate le ricerche nella zona e questa mattina le squadre di soccorso hanno trovato il suo corpo senza vita, semisepolto da una valanga sulla cima San Cassiano, a quota 2.581 metri.
L'allarme è scattato quando di sera non ha fatto rientro a casa. Questa mattina sono scattate le ricerche.
La macchina dell'uomo è stata trovata su una stradina che porta verso Cima San Cassiano. Poco prima di mezzogiorno la salma è stata individuata sotto una valanga.
Sul posto sono intervenuti un elicottero del 118, il soccorso alpino, i vigili del fuoco e i carabinieri. Sulle montagne del Trentino Alto Adige si sta concludendo una stagione decisamente nera per quanto riguarda le valanghe. Sono 22 le vittime di slavine da inizio dicembre nella regione.
L'incidente più grave, con sei morti, è avvenuto il 26 dicembre scorso nei pressi di passo Pordoi. La tragedia si era verificata di notte in val Lasties. Quattro uomini del soccorso alpino erano stati uccisi da una valanga mentre cercavano due turisti dispersi che, come si sarebbe saputo solo dopo, erano morti sotto un'altra slavina.
C'è però anche chi è stato 'miracolato', come uno scialpinista che lo scorso 27 febbraio era stato estratto vivo dopo due ore da una valanga in val Sarentino. Un addetto agli impianti di risalita di San Martino aveva per caso visto la valanga inghiottire l'uomo sul altro versante della valle e aveva lanciato l'allarme.
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