Maggiore coordinamento tra Usl
BELLUNO. C’è ancora della strada da fare nel rapporto tra diabetici e Usl.
Lo dice il presidente pro tempore dell’Associazione diabetici bellunese (associazione nata tre anni fa e che ora si trova in difficoltà non essendo riuscita ad eleggere nel suo interno un presidente), Tomas De Martin Deppo: «Da qualche tempo abbiamo chiesto all’azienda sanitaria bellunese che garantisca un collegamento tra le due Usl provinciali nella cura e gestione dei pazienti diabetici, visto che la maggior parte dei ragazzi in età pediatrica a cui viene diagnosticato il diabete sono curati nell’azienda feltrina. Finito però il periodo di competenza, non c’è alcuna continuità nell’Usl di residenza, cioè non viene predisposto alcun controllo per questi soggetti, così da continuare a seguirli in modo automatico. Abbiamo chiesto da tempo una soluzione al problema, ma ad oggi non c’è stata alcuna risposta».
Intanto, aumentano i diabetici: in provincia sono 5000 quelli conclamati, di cui alcuni di tipo 1 cioè dalla nascita e insulinodipendenti, e altri di tipo 2, quello alimentare che insorge nel tempo. E questo è dovuto soprattutto all’aumento dell’età media della popolazione, ma anche a uno scorretto stile di vita, ricco di zuccheri e carboidrati e pochissimo movimento.
Ma per chi ha questa patologia forse una possibilità potrebbe essere rappresentata da un pancreas artificiale e dalla terapia con microinfusore. «Si tratta di una opportunità che ci è stata presentata di recente in un convegno sul tema del diabete da un’esperta a livello europeo, la dottoressa Bruttomesso che ci ha spiegato quali potranno essere a breve le soluzioni per diminuire le gravi complicanze generate da questa malattia», spiega De Martin Deppo che aggiunge: «La terapia del microinfusore si basa sull’impianto all’interno del corpo del paziente di questo apparecchio che misura la glicemia ogni 5 minuti riuscendo a calcolare 288 valori in 24 ore obbligando il paziente a tenersi costantemente sotto controllo». C’è poi il pancreas artificiale che è un insieme di microinfusore, sensore per la misurazione della glicemia e un algoritmo matematico, utilizzando questo strumento si riducono le ipoglicemie notturne e la variabilità glicemica.
Resta intanto il problema di dare continuità all’associazione bellunese che raccoglie 60 soci «Se entro sei mesi non si troverà un presidente, l’associazione è destinata a sciogliersi», conclude Tomas De Martin Deppo che detiene questo incarico pro tempore.
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