Maglia “Comelico” anche per la Lega «Ci impegneremo»

SANTO STEFANO DI CADORE. Niente visita ai morti del Vajont, nel cimitero monumentale di Fortogna. Matteo Salvini ritornerà per farla. Ieri pomeriggio il segretario federale della Lega Nord ha dovuto...

SANTO STEFANO DI CADORE. Niente visita ai morti del Vajont, nel cimitero monumentale di Fortogna. Matteo Salvini ritornerà per farla. Ieri pomeriggio il segretario federale della Lega Nord ha dovuto partire anzitempo da Longarone (dove il sindaco Roberto Padrin l’ha accompagnato tra i padiglioni della caccia e dove ha ricevuto qualche contestazione da un gruppo di animalisti) perché Berlusconi lo attendeva allo stadio di San Siro, non solo per il derby, ma per un incontro a quattr’occhi, di carattere probabilmente elettorale. Ci sono da chiudere, ad esempio, gli accordi per il Veneto. «Vado via frastornato» ha commentato Salvini con gli intimi,«perché oggi sono stato attaccato da tutti, vescovi compresi» (il cardinale Poletto, trevigiano, arcivescovo emerito di Torino). Il motivo? I suoi commenti sulla tragedia dei morti nel canale di Sicilia. Tema, questo, sul quale il segretario del Carroccio si è a lungo soffermato anche nella diretta di Domenica live” su Canale 5, da Santo Stefano di Cadore. «Mi avevano invitato a Roma, io ho preteso che salissero in Comelico» ha spiegato, fra gli applausi. Schietta, come sempre, Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano, quando Salvini è arrivato e lei è corsa a salutarlo. «Caro Matteo, non condivido il tuo pensiero politico» gli ha detto appena il leader del Carroccio ha messo piede in piazza Roma, prima di recarsi al ristorante, dove, alle 14, si è collegato in diretta con “Domenica live” di Canale 5, «ma ti ringrazio della tua presenza e questa bimba ti consegnerà la maglietta “Forza Comelico. Io ci sono”, che testimonia la volontà di questa valle di esserci, di vivere con dignità. E il diritto ad una viabilità che garantisca davvero la mobilità».

Presente, in piazza, anche il gruppo di ragazzi dell’Associazione “Forza Comelico”. Buzzo l’ha quindi pregato di prendersi nota del problema numero uno del Comelico, la necessità del traforo di Coltrondo. «Ti ringrazio di questa accoglienza» ha risposto Salvini al sindaco, «per Coltrondo assicuro tutto il nostro impegno. Mi sono fermato ed ho ben riscontrato di persona come sia impegnativo questo problema». Poi il pranzo, con un menù molto apprezzato dal capo della Lega, in particolare i canederli, i casunziei e lo strudel. (fdm)

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