Mai un settembre così freddo negli ultimi 15 anni

Fiocchi sparsi in quota: 24 centimetri sul monte Piana. Le temperature sono di due gradi più basse della media
BELLUNO. I sandali sono un lontano ricordo e ormai per i bellunesi è ora di tirare fuori i maglioni di lana. L’autunno, che proprio in questi giorni inizia ufficialmente, si è annunciato con una serie di nevicate - tre quelle registrate a partire dall’inizio del mese - e proseguirà con un clima fresco e forse qualche gelata nei fondovalle.


Neve di settembre.
A stabilire il record di precipitazioni ieri è stato il monte Piana, che ha toccato quota 24 centimetri. L’Arpav ha rilevato una ventina di centimetri anche a casera Doana mentre nel resto della provincia di Belluno i valori sono rimasti più bassi. Il fenomeno ha interessato praticamente tutta la parte alta del territorio (da Ra Valles a Col dei Baldi, con incursioni anche in altre province venete, sul monte Grappa) escludendo solo il Nevegal.


I dati Arpav.
«Abbiamo una perturbazione che ha portato neve fino a 1600 metri» spiega Mauro Valt, del Centro Valanghe di Arabba, «dopo le nevicate del 2-3 e del 12-13 settembre, è la terza volta questo mese che arriva la neve nel Bellunese. Non è un fenomeno strano, le precipitazioni in questo periodo sono usuali ma veniamo da un periodo particolarmente caldo. Facendo un confronto, nel 2012 aveva nevicato il 12 settembre, il 23 settembre 2015 erano invece scesi 20 centimetri di neve». «Le piogge di questi giorni sono state una benedizione» continua Valt, «l’inverno è stato uno dei più secchi degli ultimi 40 anni. Una situazione grave che abbiamo pagato tutti».


Temperature basse.
Ad incuriosire gli esperti del meteo è piuttosto, la colonnina di mercurio. «In questi primi venti giorni si sono registrate temperature più fredde rispetto al solito: siamo sotto di due gradi rispetto alla media del periodo» spiega Valt. Valori così bassi non si registravano da 15 anni. Il podio di ieri spetta ad Arabba, dove si è scesi a quota 1.7 gradi. La massima è stata rilevata ad Agordo dove, nel corso della giornata, si sono toccati i 13.5 gradi.


Le previsioni.
La neve caduta in questi giorni, unita ad un generale miglioramento delle condizioni meteo, potrebbe favorire qualche gelata o brinata nei fondovalle domani mattina. L’Arpav prevede oggi un generale rasserenamento: nel pomeriggio il cielo si presenterà perlopiù sereno. Il clima, continua l’agenzia regionale, sarà «ancora decisamente fresco per il periodo, inizialmente anche ventoso». Le minime sono in calo nelle valli e stazionarie in quota. A partire da domani le temperature aumenteranno invece in quota, scendendo nelle valli. Il tempo sarà «bello con cielo pressoché sereno ovunque, al più temporaneamente poco nuvoloso nelle ore centrali, con clima fresco, specie al primo mattino, quando si potranno avere gelate o brinate in molti fondovalle dolomitici, più mite di giorno» continuano le previsioni Arpav. Una tendenza che dovrebbe continuare nel fine settimana.


Stagione finita.
Per i rifugisti è ora di preparare le strutture al letargo invernale. «Ci stiamo preparando per scendere a valle» spiega Dante Del Bon, gestore del rifugio Falier, ai piedi della Marmolada, «ormai non c’è molto movimento, negli ultimi giorni sono passate appena quattro persone. La neve è arrivata lunedì e ha continuato per tutta la notte, ci siamo svegliati con diversi centimetri di neve ma non siamo rimasti sorpresi: sappiamo che a settembre può succedere». Agli operatori del turismo invernale non resta che sperare che sia di buon auspicio per l’imminente stagione.


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