Malattie respiratorie nuovo macchinario nel nome di Martina

BELLUNO. Niente più trasferte in ospedali lontani o unità operative non a misura di bambino. Grazie al nuovo apparato medicale Airvo 2 tutti i piccini bellunesi affetti da patologie respiratorie...

BELLUNO. Niente più trasferte in ospedali lontani o unità operative non a misura di bambino. Grazie al nuovo apparato medicale Airvo 2 tutti i piccini bellunesi affetti da patologie respiratorie acute potranno d’ora in poi essere curati direttamente sui propri lettini, nel reparto di pediatria di Belluno.

Merito di un’importante donazione della famiglia di Martina Bonavera, la giovane studentessa morta lo scorso anno in un tragico investimento a Giamosa di Salce. «Si tratta del primo aiuto concreto che offriamo grazie ai proventi dell’Associazione creata in memoria di nostra figlia», spiegano Francesco e Linda Bonavera, «il cui unico scopo è tutelare i diritti di bambini e ragazzi in età scolare».

Un acquisto reso possibile grazie ai proventi del primo trofeo in memoria di Martina, organizzato lo scorso marzo alla Spes Arena di Belluno.

Alla consegna dell’apparecchio erano presenti anche il direttore generale dell’Usl 1 di Belluno, Pietro Paolo Faronato, e il primario del reparto di pediatria e neonatologia, Luigi Memo. «Grazie a questo innovativo macchinario», spiega Memo, «potremo somministrare aria calda e umidificata ad alti flussi, con la giusta concentrazione di ossigeno, a tutti quei bimbi affetti da grosse difficoltà respiratorie, come ad esempio bronchite asmatica o bronchiolite. Un grande sollievo, dunque, per molte e delicate patologie legate alla respirazione. E una grande innovazione per questo reparto, dato che non dovremo più far spostare bimbi e genitori in altri ospedali o reparti di terapia intensiva».

Entusiasta anche il direttore generale: «Un grazie particolare alla famiglia Bonavera», sottolinea Faronato, «per aver saputo trasformare un momento di indescrivibile dolore in un aiuto concreto a favore di tutta la comunità».

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