Malga Campon senz’acqua «Un calcio allo sviluppo»
FONZASO. «Cancellare l'opportunità di dare un servizio alla malga Campon, che è anche funzionale allo sviluppo turistico e alla riqualificazione dell'area, è assolutamente deleterio per Fonzaso». Non usa giri di parole l'attuale consigliere di minoranza Massimo Corso, ex vicesindaco della giunta fonzasina guidata per due mandati da Gianluigi Furlin, di fronte al veto dell'attuale sindaco Ennio Pellizzari di far passare sul terreno comunale i tubi del futuro impianto che pescherà l'acqua dal torrente Ausor per pomparla sul monte Avena, dove sarà utilizzata dalla società Croce d'Aune sviluppo per l'innevamento artificiale della pista Le Buse e dalle aziende agricole che operano sulla montagna feltrina. Un aiuto enorme per i gestori che operano in quota, che da anni aspettano di essere indipendenti dal meteo e dalle autobotti per sviluppare le loro attività.
Le aree allacciate dal progetto sono malga Casere dei Boschi e la zona dell'ex albergo Sporting, la zona delle Buse, la Val Maor e malga Campet. Ma a questo punto non malga Campon. «Un'opportunità persa», attacca Corso, «che la precedente amministrazione, insieme a quelle di Pedavena, Feltre e Sovramonte, aveva caldeggiato. Era un'opportunità di sviluppo turistico non da poco per malga Campon, che è di proprietà del Comune di Fonzaso. Portare l'acqua è di vitale importanza», sottolinea l'attuale consigliere di minoranza (gruppo “Per Fonzaso”).
«Ho sentito anche il malumore dei malgari, che pagano l'affitto e spendono soldi per portare l'acqua, e sono totalmente solidale con loro», aggiunge Massimo Corso, che nel frattempo sta pensando a come muoversi politicamente in consiglio comunale. «Spero che i consiglieri di maggioranza si ravvedano della scelta del sindaco», aggiunge. «È una “pazzia” politico amministrativa ostacolare un'iniziativa del genere, considerando anche che per il Comune è un progetto a costo zero, perché finanziato con i fondi dei Comuni di confine».
Gli enti interessati remavano tutti nella stessa direzione, ma «con un diniego in tal senso, il sindaco si è messo di traverso nei confronti dei Comuni contermini. Sta isolando Fonzaso», prosegue Corso, allibito dalla presa di posizione di Pellizzari, dettata a quanto pare dalla volontà di difendere, secondo il proprio punto di vista, l'area da ulteriori deturpamenti. «Dal punto di vista tecnico, se la sua preoccupazione è legata a una questione ambientale, si possono chiedere delle prescrizioni per il ripristino del paesaggio e l'interramento dei tubi (che mi pare sia già previsto)», argomenta il consigliere di opposizione del gruppo “Per Fonzaso”, «ma non si può dare il diniego a un servizio che inseguiamo da dieci anni».
Raffaele Scottini
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