Malga Coltrondo rivive con gli highlander: «Qui solo prodotti a chilometro zero»
COMELICO SUPERIORE
Nuova vita per malga Coltrondo. L’estate post Covid segna il rilancio della storica struttura di proprietà della Regola di Casamazzagno, un tempo luogo d’alpeggio per gli animali delle famiglie regoliere, oggi struttura ricettiva agrituristica tornata operativa dopo un anno di inattività.
Merito di Danilo Mina, di sua moglie Michela Festini Cucco e delle rispettive famiglie, che a turno offrono il proprio contributo nella gestione quotidiana. È così che, dopo un 2019 avaro di soddisfazioni, malga Coltrondo è riuscita a riaprire i battenti per la felicità dei turisti che sono tornati numerosi ad animare i sentieri ai piedi del col Quaternà.
Turisti attratti non solo dal posto o dai prodotti proposti a tavola, tutte rigorosamente a chilometro zero, ma anche da una particolarità unica nel suo genere: malga Coltrondo è la “casa” degli highlander, speciale razza bovina originaria degli altopiani scozzesi, che qui viene allevata. Non è difficile imbattersi in un highlander, dal folto pelo di colore marrone oppure nero, salendo lungo i sentieri che portano a malga Coltrondo, a quota 1880 metri d’altezza, sinonimo di turismo rurale, oltre che fattoria didattica, luogo dove l’approvvigionamento dell’energia elettrica è “fai da te” grazie all’utilizzo di una centralina idroelettrica.
«Siamo doppiamente felici di aver rilevato a bando la gestione della malga», raccontano Danilo e Michela, «siamo una famiglia di regolieri e siamo di Casamazzagno. Pensare di ridare vita a un posto a cui tutta la comunità è particolarmente legata ci rende orgogliosi».
Storia tutta da raccontare quella di Danilo Mina e Michela Festini Cucco: ex lattoniere lui, commercialista lei, a un certo punto hanno deciso di mollare tutto per prendere in gestione (contratto sei anni più altri sei) la malga. «Lo abbiamo fatto pensando al futuro dei nostri figli», proseguono, «che fin da piccoli hanno iniziato ad amare la propria terra e dove, oggi, vogliono crescere e vivere serenamente».
Danilo, Michela e la rispettive famiglie, entrambe del posto, sono “fortunatamente” numerose, perché gestire una malga è tutt’altro che semplice. «Ci danno una mano le nostre sorelle», aggiungono, «qui proponiamo solo prodotti a chilometro zero. La carne di highlander è la nostra specialità. Ce ne occupiamo in prima persona, seguendo ogni passaggio. Abbiamo anche mucche e maiali oltre agli ortaggi. Per scelta non abbiamo prodotti commerciali».
Proprio così, a malga Coltrondo non c’è la coca cola, “sostituita” da un buon succo di mela o lampone. Soddisfazione per la nuova gestione della malga è stata espressa anche dalla Regola di Casamazzagno per bocca del suo presidente Gustavo Martini Barzolai che proprio ieri, casualità, è salito ai piedi del Quaternà per verificare di persona la situazione. «Valorizzare il proprio patrimonio è la mission della Regola», ha sottolineato Martini Barzolai, «vedere una famiglia di regolieri gestire con entusiasmo questo splendido luogo è motivo di grande soddisfazione». —
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