Malori dopo il pic-nic gastroenterite per venti ragazzi

Vittime i partecipanti al camposcuola dell’Azione Cattolica Il Servizio igiene dell’Usl 2 sta analizzando il cibo mangiato
Di Francesca Valente
L'entrata del pronto soccorso di Feltre in questi giorni preso d'assalto dai cittadini alle prese con l'influenza
L'entrata del pronto soccorso di Feltre in questi giorni preso d'assalto dai cittadini alle prese con l'influenza

FELTRE. Gastroenterite virale di gruppo dovuta probabilmente a un'intossicazione alimentare. È questa la diagnosi ipotizzata da Mauro Soppelsa, direttore del servizio igiene dell'Usl 2 che martedì ha ricevuto segnalazioni per una ventina di casi infetti, di cui qualcuno passato anche per il pronto soccorso di Feltre, che dopo essere rientrati da un pic nic domenicale ad Arson hanno manifestato i sintomi tipici della tossinfezione, come diarrea, naurea e vomito, dolori addominali, febbre alta e mal di gola. Il gruppo era composto da una trentina di ragazzi del Feltrino di ritorno da un camposcuola organizzato dall'Azione cattolica zonale a casera Faibon, in Valle di Canzoi, che accompagnati da quattro educatori hanno fatto un'escursione lungo la valle passando per Montagne, fino ad arrivare alla frazione di Feltre in tempo per il pranzo, approfittando del poco sole apparso nella giornata di domenica. Là sono stati raggiunti da alcuni genitori, circa una ventina, che si sono aggiunti per il pic nic di gruppo.

Il menù era composto da portare volanti portate al sacco, il piatto principale era un'insalatona di riso, proprio quella finita sotto la lente del microscopio del laboratorio analisi. «Siamo riusciti a recuperare qualche ingrediente dal pranzo domenicale», afferma il direttore, «abbiamo inviato subito i campioni al laboratorio per farli analizzare. L'ipotesi più plausibile è che l'infezione sia dovuta a un'intossicazione». Anche se Alan Bortolas, coordinatore dell'Azione cattolica di Feltre e presente nel giorno del misfatto, esclude a priori questa possibilità: «Non può trattarsi di intossicazione alimentare, dev'essere sicuramente una gastroenterite da virus», afferma difendendo l'operato della cuoca e l'integrità del gruppo, «sappiamo di altri casi simili avvenuti nelle scorse settimane nei grest o negli asili della zona, è da tempo che si sente parlare di questi sintomi, dev'esserci un'epidemia in giro».

«È vero che la gastroenterite si può diffondere rapidamente anche via aerea per trasmissione virale», precisa il medico, «però la coincidenza dei fattori, l'affollamento, il ritrovo per il pranzo ci hanno fatto pensare subito a una tossinfezione. L'agente infettivo si annida in prodotti mal conservati, ma può trovarsi anche nei prodotti confezionati», sottolinea Soppelsa, «per questo abbiamo ritenuto indispensabile proseguire con le indagini. Con la collaborazione dei medici di base siamo riusciti anche a far fare le analisi delle feci ad alcuni ragazzi colpiti da gastroenterite», prosegue il direttore, «solo così saremo in grado di confermare o escludere l'ipotesi intossicazione alimentare».

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