Maltempo nel Basso Alpago, caduti alberi e smottamenti
A La Secca esondato un rio con l’acqua finita sulla statale. Malga Pian de Sire isolata dopo una frana a Casera Razzo
BELLUNO. Focolai innescati da fulmini, cadute di alberi, smottamenti e allagamenti. L’ondata di maltempo scatenatasi nel pomeriggio di sabato 6 agosto ha provocato numerosi interventi dei vigili del fuoco del comando di Belluno e dei vari distaccamenti, nonché delle forze dell’ordine.
Due gli episodi di principio d’incendio provocato da fulmini: uno sul monte Celo, in Agordino, e l’altro sopra Barp di Sedico.
I vigili del fuoco di Agordo e l’antincendio boschivo della Regione hanno monitorato il fumaiolo sviluppatosi sul Celo, comunque in una zona in quota non accessibile, ma la pioggia battente ha fatto la sua parte, estinguendo il focolaio.
Questa mattina, ha sottolineato l’assessore regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin, il personale antincendio farà comunque una ulteriore verifica.
Rientrato grazie alla pioggia intensa anche l’allarme a Barp, dove i vigili del fuoco sono rientrati rapidamente dal sopralluogo.
Due gli incidenti in motocicletta legati al maltempo, in entrambi i casi si tratta di cadute autonome. Al passo Valparola sono intervenuti sia i vigili del fuoco di Cortina sia i colleghi altoatesini di San Cassiano, più vicini al punto della caduta. Il centauro scivolato e caduto sull’asfalto è stato soccorso dai sanitari del Suem, non era comunque in condizioni preoccupanti. Sul posto i carabinieri di Cortina.
Un’altra caduta autonoma in moto si è verificata ad Avoscan di San Tomaso Agordino: il centauro rimasto ferito in modo non grave nell’incidente è stato soccorso dai sanitari del 118 con l’aiuto dei vigili del fuoco di Agordo. Rilievi sul posto da parte dei carabinieri di Cenenighe.
A Casera Razzo è chiusa la provinciale 33 “di Sauris” dall’innesto della Sp 619, dove si è mossa la frana sul tratto che porta a malga Pian de Sire. La strada invasa dal materiale è chiusa e la malga è rimasta isolata.
I vigili del fuoco di Pieve di Cadore hanno liberato quasi completamente il tratto ma per riaprire la strada servirà un ulteriore intervento, già programmato per stamattina, in modo da riaprire in sicurezza il collegamento con la malga, dove è in corso l’alpeggio. Anche l’altra strada utilizzata per l’accesso alla malga, dalla Val Frison, non è infatti percorribile e l’obiettivo è di ripristinare il collegamento con la struttura.
Risolta subito dai vigili del fuoco del distaccamento di Santo Stefano, invece, una frana di dimensioni ridotte caduta al passo di Monte Croce: in poco tempo la carreggiata è stata liberata.
I vigili del fuoco di Belluno, nel frattempo, sono intervenuti assieme ai volontari in molteplici punti del Basso Alpago, dove le precipitazioni sono state particolarmente intense: circa 70 millimetri di pioggia in due ore, secondo i dati della Regione, quando il dato più alto in Veneto è stato registrato a Recoaro con circa 90 mm nella giornata (50 dei quali in circa due ore).
Dalla Val Cantuna alla zona industriale si sono registrate quindi cadute di alberi e disagi alla circolazione stradale. I pompieri sono intervenuti anche a La Secca, dove la statale 51 è stata in parte invasa dall’acqua di un rio secondario che è esondato. La carreggiata è stata in parte chiusa, con conseguenti difficoltà per il traffico.
Alcuni sassi sono caduti, senza conseguenze, sulla strada della Val di Zoldo: sono intervenuti i vigili del fuoco volontari per spostarli e ripulire la carreggiata.
Nel Feltrino il temporale ha provocato uno scoperchiamento di tegole da un tetto nella zona di Vellai: sono intervenuti i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la copertura dell’edificio.
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