Maltempo nel Bellunese: strade e scantinati allagati, alberi caduti
BELLUNO. Smottamenti, campi e strade allagate, scantinati e garage pieni di acqua. La pioggia, caduta incessantemente per dodici ore, ha causato molti danni in tutta la provincia. In particolare nel Feltrino e in Agordino, ma anche la Valbelluna ha vissuto momenti delicati. Amministratori e operai dei Comuni hanno fatto sopralluoghi in tutti i territori, per cercare di risolvere le situazioni più critiche. I Vigili del fuoco hanno effettuato trentacinque interventi in sette ore, dalle 8 alle 15 di ieri. Soprattutto per allagamenti, ma anche per alcuni smottamenti e per la caduta di materiale sulle strade.
Stavolta non è stato un acquazzone a mettere in crisi mezza provincia, ma una pioggia costante, a tratti intensa, caduta fra la notte e la tarda mattinata di ieri. Il bilancio pluviometrico diffuso dall’Arpav dice che in un giorno e mezzo (da domenica alle 16 di ieri) a Feltre sono caduti 109 millimetri di pioggia, a Santa Giustina 106, a La Secca 112, a Belluno 71, ad Agordo 98.
Il capoluogo. Ci sono stati un paio di allagamenti, ma nel capoluogo tutto sommato la pioggia non ha creato gravi danni. Le strade in molte zone erano allagate, perché i tombini hanno faticato ad assorbire l’acqua, e in alcuni punti della viabilità si notava del materiale (sassi e terra) sceso dai versanti soprastanti, ma niente che impedisse il transito delle auto. La frana di Piandelmonte non si è mossa.
Fra Le Ronce e il Nevegal il forte vento ha provocato la caduta di due alberi, che sono stati rimossi già in mattinata. In un caso se ne sono occupati i residenti, che con le motoseghe hanno tagliato la pianta per permettere ad un’auto, che era rimasta bloccata, di poter proseguire. Nel tardo pomeriggio, invece, una pianta è caduta sulla seggiovia della Coca bassa sempre a causa del vento. Oggi sarà rimossa e sarà anche riparato un guasto alla linea elettrica (la seggiovia resterà chiusa). Sul ponte degli alpini, infine, si è aperto un buco.
Cortina e Cadore. I Vigili del fuoco sono intervenuti alle scuole di Cortina: sul tetto si era formata una pozza e l’acqua aveva già iniziato a filtrare nell’edificio. È stato necessario rimuovere il ghiaccio che si era formato sul tetto e liberare lo scarico per risolvere la situazione. Un po’ di acqua è entrata anche nell’atrio dell’hotel Rosapetra. I gestori avevano già provveduto ad arginarla con assi di legno, i Vigili del fuoco hanno dato una mano a ripulire l’atrio dell’edificio. A Pieve di Cadore ieri pomeriggio si è allagato uno scantinato in centro, sono intervenuti i Vigili del fuoco che poi hanno anche rimosso una lamiera pericolante da un tetto.
Val di Zoldo. Criticità soprattutto nella parte del Comune, nelle frazioni di Pralongo, Bragarezza e Astragal. Fra Dont e Fusine è caduta una piccola frana, che ha costretto Veneto strade a interrompere la circolazione. In meno di un’ora, però, il materiale è stato rimosso e la strada è stata riaperta.
«La provinciale fra Forno di Zoldo e Longarone è rimasta sempre aperta, anche se è caduto un masso che è stato prontamente rimosso», fa presente il sindaco Camillo De Pellegrin. «Anche da noi ci sono stati fiumi d’acqua lungo le strade, soprattutto nella parte bassa del territorio comunale».
Valbelluna e Alpago. I comuni della sinistra Piave hanno iniziato la mattinata spazzati dalla pioggia e da forti raffiche di vento. C’è stato qualche allagamento anche a Sospirolo, «ma i lavori fatti negli ultimi quattro anni sono serviti», spiega il sindaco Mario De Bon. Restano criticità a Mis e Gron.
In Alpago ieri si è alzato il livello dell’acqua sotto al ponte delle schiette. Su richiesta del genio civile l’Enel ha sospeso il rilascio del deflusso.
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