Manager, la decisione il 6 novembre Il Governo nel Comitato d’Indirizzo
. Chi riuscirà a spuntarla tra Tom Mockridge, ex di Sky, Alberto Baldan, ex Rinascente e Grandi Stazioni Retail, e Vincenzo Novari, ex ad di “3 Italia”? Sono i tre candidati al ruolo di Ceo delle Olimpiadi 2026. Il quarto nome, quello di Stefano Domenicali, ad di Lamborghini, ripetutamente evocato, ha già fatto sapere di non essere interessato. Il 5 novembre si svolgeranno i previsti colloqui, a Milano, tra i nomi da selezionare e alcuni rappresentanti del Comitato di Indirizzo. Le risultanze saranno portate il giorno successivo all’attenzione dei componenti del futuro Comitato Organizzatore (Ocog), nella sede del Ministero dello Sport a Roma.
È quanto è stato stabilito ieri a Milano dal Comitato di indirizzo completato con l’ingresso del Governo e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, che hanno preso l’impegno di assicurare le relative garanzie finanziarie. Alla riunione hanno preso parte il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, i sindaci di Milano e Cortina, Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina, i presidenti delle Regioni Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, i presidenti delle Province Autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher.
«È stata una riunione molto serena. A proposito dell’amministratore delegato, non c’è al momento una figura più candidata delle altre», afferma Ghedina. «Il sindaco Sala conosce tutti e tre i candidati e ci ha detto che ciascuno di loro è molto autorevole. Io ho detto che ci sarò il 5 a Milano perché vorrò ascoltarli, guardarli in faccia e farmi un’idea precisa».
Il giorno dopo la scelta sarà formalizzata a Roma, in sede ministeriale. Per quanto riguarda il compenso, il tetto di 248 mila euro per i manager pubblici sarà probabilmente sforato, «ma di poco», assicura Ghedina, perché si ritiene che il prescelto possa sentirsi in qualche misura onorato di poter occupare un ruolo così prestigioso, per ben 7 anni, e quindi possa non avere le medesime pretese di un manager privato.
Il giorno 6 si procederà anche alla formalizzazione dello Statuto, le cui linee sono state individuate nella riunione di ieri, di comune accordo tra le parti; i tecnici sono già al lavoro per stilare il testo. Sempre il 6 si completerà definitivamente il confronto sugli elementi che daranno vita al testo della Legge Olimpica. Il ministro Spadafora si è impegnato a vararla entro novembre: legge e statuto insieme.
Ma la giornata di ieri è stata importante anche per formalizzare l’ingresso del Governo, oltre che delle Province di Trento e Bolzano, nella governance dei Giochi e, quindi, nelle spese da affrontare. Il “prezzo” dei Giochi è stimato in circa un miliardo e mezzo di euro. Un miliardo circa arriverà dal Comitato olimpico internazionale, il resto dal Governo, dalle Regioni, da eventuali sponsor.
«Il fatto che il ministro abbia fino ad oggi partecipato a tutte le nostre riunioni, portando il proprio contributo molto convinto, fa ben sperare», ammette il sindaco Ghedina, «significa che il Governo non lesinerà nell’integrazione della partecipazione agli investimenti necessari, oltre che alle spese della sicurezza».
Accanto alla Fondazione per la gestione sportiva, dovrebbe essere realizzata anche un’agenzia per le infrastrutture di collegamento. E ci saranno i Comitati olimpici locali. Intanto Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha fatto sapere che «stiamo chiedendo al ministero dello Sport e politiche giovanili un incontro per avere un cronoprogramma degli interventi governativi e soprattutto per capire quali siano le opere, collegate alle Olimpiadi o comunque necessarie al nostro territorio, che vengono realizzate dal governo e quali rimarranno a carico della Regione».
A chi gli chiedeva se si aspettasse qualcosa di concreto dal governo per i Giochi olimpici, Fontana ha ribattuto: «Mi auguro di sì. Il ministro ha detto che vogliono contribuire, quindi è stata un’apertura che ho preso con grande soddisfazione».
Nei giorni scorsi la Lega Lombarda aveva annunciato una serie di richieste al Governo, a cominciare da una legge speciale per le Olimpiadi come fatto per l’Expo 2015. Una legge», aveva spiegato, «che chiederemo con un emendamento alla manovra economica e che dovrà snellire iter burocratici e sbloccare risorse. Il Carroccio lombardo aveva sollecitato la velocizzazione delle infrastrutture, compresa l’alta velocità Brescia-Verona». —
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