Mancano 50 bidelli, sicurezza a rischio
I sindacati lanciano l’allarme: «Previsti anche ritardi nell’attività per la carenza di assistenti amministrativi»
Una bidella cammina in un corridoio il primo giorno di scuola al liceo Newton di Roma, oggi 12 settbre 2011 a Roma..ANSA/ALESSANDRO DI MEO
BELLUNO. A rischio la vigilanza e la sicurezza degli alunni, oltre all’apertura e alla chiusura dei plessi. E non sono esclusi neppure pesanti ritardi nella gestione della normale attività amministrativa degli istituti, a partire dal pagamento degli stipendi. Questo è quanto si prospetta nelle scuole bellunesi, dove a oggi mancano all’appello una settantina tra collaboratori scolastici e amministrativi (Ata). La fetta più grossa della carenza riguarda proprio la prima categoria di lavoratori: in provincia, infatti, dopo le nomine dei supplenti fatte qualche giorno fa dall’Ufficio scolastico territoriale, mancano ancora una cinquantina di bidelli. A questi si aggiungono i 15 assistenti amministrativi ancora da trovare.
Preoccupati i dirigenti scolastici, soprattutto degli istituti comprensivi, costretti a fare i conti con plessi dislocati in varie parti del comune di pertinenza. «Per i presidi diventa difficile garantire l’apertura e la chiusura delle scuole, ma soprattutto la vigilanza e la sicurezza dei ragazzi, visto che un collaboratore scolastico deve dividersi su più sedi in attesa che arrivino - e non si sa quando - altri colleghi a dargli man forte», precisa Walter Guastella, segretario della Flc Cgil.
«Il personale presente nelle graduatorie permanenti ormai è poco», aggiunge la segretaria della Cisl Scuola, Lorella Benvegnù, «quindi è quasi sicuro che neanche lunedì, quando ci sarà la seconda convocazione all’ex Provveditorato per queste figure professionali, non verranno assegnati tutti i posti. In poche parole, dovranno essere i presidi a fare le nomine, ma non si sa quando potranno effettuarle».
Ma c’è anche un’altra questione il cui peso in tutta questa vicenda non è per nulla indifferente. Tutto ruota attorno a una decisione romana, che ha spiazzato i dirigenti scolastici: «Nelle graduatorie di istituto», spiega Guastella, «ci sono tante persone in attesa, pronte a entrare in servizio. Ma ecco la trovata del ministero dell’Istruzione che, attraverso una circolare, obbliga i vari dirigenti a stilare una nuova “classifica”, alla quale ci si può iscrivere dal 30 settembre al 30 ottobre: l’elenco ottenuto dovrà essere pubblicato una decina di giorni, per eventuali reclami e ricorsi. E così si arriva verso la metà di novembre. Successivamente, gli uffici scolastici dovranno introdurre le eventuali modifiche e quindi soltanto dai primi di dicembre si potrà partire con le nomine di collaboratori scolastici e assistenti amministrativi. Da lì a poco, ecco le festività natalizie, quindi rischiamo il serio pericolo di dover attendere gennaio per avere il personale presente e attivo nelle scuole. Quattro mesi di attesa, un’eternità».
Guastella è estremamente polemico: «Tutte queste lungaggini rischiano di mettere in seria difficoltà le scuole. Sul banco degli imputati per questa situazione troviamo un solo soggetto, il Ministero, colpevole di aver emanato quella circolare: ciò che chiediamo a Roma è di cancellare quel documento e permettere così ai dirigenti scolastici di assumere dalle vecchie graduatorie in loro possesso. Soltanto così si potrà garantire sicurezza, vigilanza e il normale corso dei servizi amministrativi agli istituti». Anche perché, la norma è chiara: «I bidelli assenti per malattia o altra motivazione per più di una settimana possono essere sostituiti dall’ottavo giorno in poi, mentre non è prevista alcuna sostituzione per gli assistenti amministrativi. Quindi, basterà un semplice raffreddore per mettere in ginocchio nuovamente una scuola dopo le nomine», conclude Guastella.
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