Mancano i docenti orario ridotto per molti istituti

La denuncia degli studenti: «A due settimane dall’inizio non sappiamo ancora chi sono i nostri insegnanti»
Di Paola Dall’anese
15/09/2014 Laterina (AR) il ministro per le Riforme Costituzionali alla scuola primaria Goffredo Mameli per il primo giorno di lezioni
15/09/2014 Laterina (AR) il ministro per le Riforme Costituzionali alla scuola primaria Goffredo Mameli per il primo giorno di lezioni

BELLUNO. Le scuole bellunesi sono ancora alle prese con il caos causato dal ritardo delle nomine. A farne le spese sono gli studenti, che vedono letteralmente stravolti gli orari delle lezioni. «Siamo arrabbiati», dice la portavoce del Collettivo degli studenti di Belluno, Isabella David, «non riusciamo a comprendere come mai, a due settimane dall’inizio delle lezioni, non sappiamo ancora che docenti abbiamo».

Significative le esperienze vissute quotidianamente dai ragazzi all’interno dei singoli istituti. «Durante il consiglio d’istituto del Renier ci è stato riferito che a scuola mancavano ancora una quarantina di docenti. È questo il motivo per cui ancora oggi le lezioni finiscono alle 12. Stessa situazione per il Catullo, dove mancano una trentina di insegnanti e spesso i ragazzi escono prima. Al Liceo scientifico, invece, il problema è la carenza di professori di matematica; anche lì qualche volta le uscite sono anticipate».

Lezioni ridotte anche al Calvi. «Restano da coprire piccoli spezzoni orari all’interno dell’organico della scuola», precisa la dirigente, Renata Dal Farra, «perlopiù mancano i prof di italiano e matematica. Riusciamo, però, a garantire la maggior parte delle ore, grazie all’organico di potenziamento. Ma se aumentare le ore di una materia rispetto a un’altra può andare bene per la prima settimana di scuola, alla seconda diventa un po’ pesante. Comunque, laddove non si riesce a colmare le lacune, facciamo uscire prima le classi, anche se cerchiamo di ricorrere a questa soluzione il meno possibile, visto che i ragazzi dipendono dalle navette del trasporto pubblico. È anche una questione di sicurezza».

«Quest’anno», prosegue la dirigente, «contrariamente al tempo addietro quando le nomine di personale a tempo determinato si facevano tra la fine di agosto e gli inizi di settembre, è andata così. Ora i tempi si sono allungati, speriamo che entro la settimana prossima vengano coperti tutti i posti così da partire finalmente con regolarità».

Disagi anche negli Istituti comprensivi di Belluno come testimonia la dirigente dell’Ic 3 Lucia Savina. «Stiamo procedendo con le nomine degli insegnanti del sostegno dalle graduatorie di seconda fascia per le scuole dell’infanzia e le primarie, mentre per le medie mancano i docenti di matematica. Un problema comune un po’ a tutta Italia. Ad oggi, data questa situazione, in attesa che arrivino le nomine, utilizziamo i docenti del tempo prolungato».

L’Ufficio scolastico provinciale, intanto, già a ranghi ridotti, ce la sta mettendo tutta per coprire i buchi rimasti negli istituti bellunesi. Domani ci saranno le nomine a tempo determinato per le scuole materne ed elementari, mentre per le medie e le superiori si andrà alla settimana prossima. Saranno spulciate le graduatorie ad esaurimento, se queste dovessero risultare vuote, i presidi saranno costretti ad attingere da quelle di seconda fascia. Per quanto riguarda il sostegno, dall’Ufficio scolastico fanno sapere che, essendosi esaurite le graduatorie, i posti saranno assegnati dai presidi.

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