Manette “made in Rasai” ai corpi speciali tedeschi
Seren, la Matrix è specializzata nella componentistica destinata a vari settori dalle borse di Gucci alle protezioni di sicurezza del pilota Valentino Rossi
SEREN DEL GRAPPA. Il ministero della difesa tedesco si serve della Matrix di Rasai per un articolo realizzato con rigidi criteri di efficacia ed efficienza: le manette.
La Matrix ha passato brillantemente i test richiesti per i corpi speciali di polizia tedesca. E da quattro anni abbondanti li rifornisce dell’ausilio, secondo il fabbisogno. L’azienda tedesca che era stata incaricata di occuparsi dell’appalto per conto del ministero tedesco, racconta Michele De Biasi, contitolare della Matrix-Ookii di Rasai, si era inizialmente appoggiata a una ditta di produzione in Cina. «A quanto ci hanno spiegato, la Cina non è riuscita a portare a termine lo sviluppo del prodotto. Ed è così che dovendo andare rapidamente in consegna, l’azienda tedesca ha chiesto aiuto al nostro fornitore di materia prima. Ed è stato lui a indicare, come azienda accreditata per questo genere di prodotto, la Matrix di Rasai. Abbiamo analizzato il prodotto, fatto le prime prove, e inviato il prodotto finito. Da almeno quattro anni, noi approvvigioniamo tutti i corpi speciali tedeschi di questo ausilio per la sicurezza».
La Matrix è un’azienda che nasce nel 2001. Attualmente conta circa 40 impiegati, lavora prevalentemente nel campo dell’occhialeria, accessori moda e componentistica medicale e industriale per varie applicazioni. «Alcuni articoli come la realizzazione delle manette per i militari dei corpi speciali tedeschi sono fra le cose “strane” che produciamo, che sono comunque una soddisfazione per essere stati in grado di arrivare a portare a termine questa sfida non semplice», spiega De Biasi. Insieme a Matrix, c’è Ookii, azienda che nasce oltre 30 anni fa, della costruzione di stampi e componentistica di alta precisione. Ha un’ottantina di persona fra impiegati e maestranze, con un’esportazione in tutto il mondo di minuterie e oggetti fatti in esclusiva per i clienti.
«I presidenti della Vuitton, della Kering e della Cartier vengono a visitare il nostro territorio proprio in virtù del lavoro che facciamo», dice Michele De Biasi a nome della società Maitex-Ookii, che ha ricevuto di recente anche la visita del Rotary club Feltre con la presidente Carla Pontil. «Tanti articoli vanno a integrare le borse di Gucci, gli occhiali di Vuitton, le protezioni della Dainese perché siamo esclusivi nell’abbigliamento in sicurezza di Valentino Rossi. Da quando la ditta è stata fondata, ci sono state almeno centoventi persone che lavorano nella sede di Rasai e a livello di gruppo, nella varie sedi decentrate, i lavoratori coinvolti arrivano a trecento. Non si è mai delocalizzato né c’è la volontà di farlo in un prossimo futuro».
«Sono un fautore del made in Italy», dice De Biasi, «nell’ambito dell’associazione industriali e non potrei mai pensare di prendere la valigia andare all’estero. Non ci sono né l’esigenza né la volontà. Anche perché siamo convinti che i nostri clienti abbiamo abbondantemente i margini per continuare a produrre in Italia. Quando un occhiale viene a costare quindici euro e lo si vende a duecento euro all’ottico, ci sono pieni margini perché ci guadagnino tutti. Volerlo comprare a quattro dollari, significa fare un’ulteriore speculazione e significa non avere amore e senso di appartenenza al proprio territorio. Noi abbiamo sempre cercato di sopperire a un calo di lavoro nella produzione, con le aziende che hanno chiuso ma che adesso sta risalendo la china».
Laura Milano
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