Manifestazioni più sicure con i paletti a scomparsa

Le normative sono cambiate a causa degli atti terroristici e il Comune studia un sistema per le iniziative di piazza. Telecamere: presto anche nelle frazioni

BELLUNO. Il centro storico è ormai largamente sorvegliato. Le strade all’ingresso e all’uscita della città sono controllate grazie ai leggitarga. Restano da coprire con le telecamere le frazioni, ed è questo l’obiettivo che ha l’amministrazione per il 2018. Ma, contemporaneamente, si valuterà come migliorare la sicurezza in centro storico durante le manifestazioni all’aperto. Le normative in materia sono cambiate a seguito degli attentati terroristici che hanno causato morti e feriti in diversi Paesi europei, e si è avuto un assaggio delle novità durante l’ultima Fiera di San Martino. Allora il Comune aveva posizionato dei mezzi di traverso sulle strade di accesso al centro, ma l’amministrazione ha avviato uno studio per verificare come e dove installare dei paletti a scomparsa. Più discreti, maggiormente decorosi, ma funzionali a garantire la sicurezza richiesta dalle norme.

«Ci stiamo lavorando», assicura il sindaco Jacopo Massaro. «Stiamo cercando le ditte che si occupano di questi dispositivi, per capire che tecnologie esistono, come organizzare la protezione in centro. L’obiettivo è mettere a disposizione degli organizzatori un sistema ben organizzato: non dimentichiamo infatti che impedire alle auto di accedere ad una zona piena di pedoni garantisce maggiore sicurezza a tutti». Il progetto sarà impegnativo, perché è vero che il centro di Belluno è piccolo, ma ha anche molti accessi diversi. Il Comune sta anche cercando di capire se i fondi che mette a disposizione lo Stato per la sicurezza possono essere utilizzati anche per dispositivi come i paletti a scomparsa.

Tornando sul tema della videosorveglianza, invece, a breve saranno ripristinate le tre leggitarga e la telecamera di contesto nella zona della rotatoria a Marisiga. Erano state smontate durante i lavori per il sovrappasso, la ditta Stt srl a giorni le rimetterà in funzione.

Il Comune, intanto, anche quest’anno otterrà dalla Regione i fondi per implementare il sistema cittadino: «I varchi di entrata e uscita dalla città sono controllati, l’obiettivo ora è portare la videosorveglianza nelle frazioni», continua il sindaco. «Abbiamo coperto il centro di Cavarzano e Castion, vogliamo allargare il raggio di azione della videosorveglianza per coprire meglio il Castionese e per arrivare anche a Baldenich, Salce, Sopracroda, Fiammoi». Inoltre con i fondi della Regione si provvederà a collegare tutto il sistema anche alla centrale operativa della Polizia stradale (oggi le telecamere sono collegate con le centrali di Polizia e Carabinieri).

«Si prosegue inoltre sulla strada della collaborazione fra Comuni, per avere un sistema integrato che possa essere utilizzato in caso di necessità», conclude Massaro. «Noi abbiamo provveduto, negli anni, a sostituire le telecamere più vecchie con quelle di ultima generazione. Sono tutte ad alta definizione e si possono utilizzare anche la notte o con il buio».



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