Manin e Deon, una schiarita in vista

Il sindaco Prade pensa a un gazebo serale per animare piazza dei Martiri. Intanto alla sera numerosi scarafaggi “affollano” portici e liston
BELLUNO. I due caffè storici di Belluno non riapriranno in estate, ma entro breve i due avviamenti potrebbero essere venduti. Ci sono, infatti, diverse dichiarazioni di interesse da parte di società (non solo bellunesi, ma anche extraprovinciali e regionali) che, dopo una prima valutazione, potranno partecipare a una gara per l’acquisto. E la gara potrebbe avvenire già entro l’estate, secondo gli obiettivi che si è posto il curatore fallimentare Luciano Licini.


 E’ passato quasi un mese da quando i caffè Manin e Deon hanno chiuso. E malgrado tutti abbiano espresso la necessità di farli ripartire al più presto per l’immagine della città, la cosa certa è che i battenti rimarranno serrati almeno per tutta l’estate.

 Ma questo non significa che la vicenda sia stata accantonata. Da parte del curatore fallimentare della società che gestiva i due locali, infatti, c’è l’intenzione di concludere al più presto, lasciando il tempo giusto a chi subentrerà per rifare il look ai due caffé del salotto di Belluno.

 E su questo fronte, sembra che le cose vadano avanti abbastanza celermente.
 «Ho raccolto delle dichiarazioni di interesse da parte di alcune società. In base a queste sarà indetta una gara che sceglierà chi sarà il nuovo titolare dei due esercizi. Da parte mia mi adopererò perchè le procedure siano evase nel minor tempo possibile, così da poter avere un titolare entro la fine dell’estate», precisa il legale Luciano Licini. «A questo punto spetterà alla società subentrante decidere quando riaprire i due caffè, visto che saranno necessari lavori di ristrutturazione e l’esposizione del nuovo marchio».

 Ottimista anche il sindaco di Belluno, Antonio Prade. «Siamo al lavoro per trovare soprattutto una via di conciliazione tra due esigenze: da un lato quella dell’amministrazione comunale di riaprire al più presto i due locali, dall’altra delle società che comunque dovranno intervenire con lavori di straordinaria manutenzione. La cosa difficile è trovare la contemporaneità tra i due momenti. La soluzione del problema comunque è a uno stadio avanzato».

 A questo punto, vista l’impossibilità di risolvere la vicenda entro pochi mesi, resta da capire e decidere quali interventi si vogliano prendere per rilanciare la piazza in vista dell’estate. La proposta del presidente del Consorzio Centro storico di aprire una gelateria in piazza, pare però non trovare grande accoglimento da parte dell’amministrazione comunale. «Va bene questo tipo di intervento soltanto se non lede gli interessi degli altri esercizi e sia rispettosa della concorrenza. Per cui penserei a una struttura attiva magari soltanto la sera», dice Prade.

 Intanto, però, soprattutto la sera, passare davanti al Manin diventa rischioso visto l’andirivieni di scarafaggi che entrano ed escono dalle grate dei marciapiedi per intruffolarsi tra le fessure dei locali.

 Sulla vicenda dei due caffè è aperto anche un forum sul sito del nostro giornale all’indirizzo www.corrierealpi.it.
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