Mano Amica paga il medico in più

Donati all’Usl 2 i 39 mila euro per consentire di seguire a domicilio i pazienti delle cure palliative
Di Laura Milano

FELTRE. Un medico in più, subito, per far fronte al carico di lavoro dell'unità semplice di cure palliative che assiste anche i malati inguaribili non oncologici. È quello che “assume”, in rapporto libero-professionale, l'associazione Mano Amica, senza aspettare i tempi burocratici del concorso pubblico. Il presidente del sodalizio, Paolo Biacoli, ha infatti comunicato alla dirigenza dell'Usl di Feltre la volontà di donare 39 mila euro finalizzati all'assunzione del terzo medico, quello che affiancherà la responsabile Roberta Perin e la collega Federica Zanatta, impegnate sul fronte della domiciliarità con le cure palliative sul territorio e su quello della degenza in hospice.

Solo nel corso del 2015, quando era ancora in servizio Gandolfo Fiorito, dall'unità operativa Rete cure palliative sono stati assistiti 299 pazienti di cui 34 non oncologici. Le Cure palliative infatti sono state estese per dare sollievo a pazienti affetti da bronchite cronico ostruttiva, sclerosi laterale amiotrofica (Sla), neuropatie e cardiopatie. E in Hospice ci sono stati 211 ricoveri per 175 pazienti. I pazienti curati solo a domicilio sono stati 120, di cui 12 non oncologici. I pazienti per i quali c'è stata un'alternanza tra hospice e domicilio sono stati il 33 per cento.

«In attesa che si perfezionino le procedure per l'assunzione del terzo medico, secondo quanto assicurato dal commissario Adriano Rasi Caldogno, per poter rispondere tempestivamente alle esigenze dei pazienti che non sono solo oncologici, abbiamo voluto anticipare i tempi», dice Paolo Biacoli. «L'assunzione in rapporto libero-professionale dello specialista consente di disporre subito di un rinforzo nell'équipe coordinata da Roberta Perin e di dare una serena continuità al servizio».

In occasione del Forum di San Martino, previsto quest'anno per il 12 novembre, saranno invitati medici curanti e specialisti per un confronto sulle cure palliative somministrate a pazienti non oncologici. «Sarà questo il tema del Forum annuale», spiega il presidente Paolo Biacoli. «Dal confronto e dal dibattito che ne uscirà, l'auspicio è quello che si possa creare un rapporto efficace fra specialisti ospedalieri, medici curanti e cure palliative, per la presa in carico di pazienti affetti da forme neurodegenerative o broncopolmonari e cardiache in fase terminale».

Nella legge 38 si ammette anche il volontario nell'équipe di cure palliative. E di volontari, formati da Mano Amica, non ne mancano certo, e tutti motivati. «L'approccio multidisciplinare al paziente terminale da parte della squadra di Feltre, può fare scuola. Il retroterra è sempre stato favorevole e lo sarà sempre di più».

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