Manolesta al bancomat, nei guai
Prende i soldi dimenticati dopo un prelievo con la tessera

Aver preso i soldi dimenticati da una donna rischia di costare caro ad un feltrino
FELTRE.
Una signora va al bancomat, mette via la tessera ma si dimentica di prendere i soldi: 250 euro che finiscono nel portafogli di qualcun altro. Per questo, L.T. si trova alla sbarra per "appropriazione di cose smarrite o avute per errore". A individuarlo sono state le telecamere della banca. L'episodio approdato davanti al giudice di pace risale al 5 settembre 2009. Quel giorno, la persona offesa G.S. (difesa in aula dall'avvocato Tandura) si ferma a prelevare allo sportello elettronico della Banca popolare di Vicenza di via Montegrappa, in una zona di grande via vai, con il parcheggio lì vicino e la fermata dell'autobus a bordo strada. La donna recupera la tessera, però dimentica i soldi. Dopo aver fatto qualche passo se ne accorge, ma quando torna indietro, i 250 euro sono spariti. In banca le dicono che il prelievo è eseguito, quindi le banconote le ha prese qualcuno di passaggio, che sarà identificato in un secondo momento dalle immagini della telecamera, visionate dai carabinieri in seguito alla denuncia della signora. I contanti lasciati incustoditi, la tentazione e una rapida mossa incastrata in pochi secondi. Questione di un attimo, meno di un minuto: una volta ritirato il bancomat infatti, lo sportello elettronico dà tempo 30 secondi al cliente per estrarre le banconote, prima di riprendersele. E questo è ciò che G.S. pensa sia successo appena si accorge che i suoi 250 euro, fuori dalla fessura dell'apparecchio, non ci sono più. Così entra nella filiale per segnalare l'accaduto e recuperare il denaro. Dal controllo effettuato dagli impiegati, risulta però che l'operazione è stata portata a termine. Facile immaginare la dinamica dell'episodio: una mano lesta si intasca i soldi e da qui scatta la segnalazione alle forze dell'ordine, che indagano risalendo a un volto e un nominativo. Così, l'imputato L.T. (difeso dall'avvocato Coppa) deve rispondere di "appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose avute per errore o caso fortuito". Per chiarire la vicenda, la prossima udienza davanti al giudice di pace Silvano Darugna è fissata il 13 luglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video