Manovra, l’allarme di Piccoli per l’Imu
di Alessia Forzin
SEDICO
Un salasso. La manovra salva Italia voluta dal governo Monti costerà alle casse del Comune di Sedico oltre un milione di euro, solo per quanto riguarda l'Imu. Un milione e 200 mila euro, per essere precisi.
Le prime proiezioni sul bilancio comunale, volute dal sindaco Piccoli per fare luce sulla situazione, parlano di sacrifici. Quelli che verranno chiesti ai cittadini dallo Stato, attraverso il Comune: «Sedico ha sempre cercato di tenere basse le tasse», attacca Piccoli, «ma adesso siamo chiamati a fare gli esattori per conto dello Stato e non ci va giù». Anche perché, aggiunge il sindaco, «pare che se dall'Imu (la nuova Ici, ndr) entreranno più soldi di quanto ci si aspettava, ci verranno tagliati i trasferimenti in maniera proporzionale. Il che, paradossalmente, ci potrebbe costringere ad aumentare altre tasse per coprire il buco». Un esempio per rendere chiaro il meccanismo: «Noi dovremo versare allo Stato 1,2 milioni di euro di Imu», continua Piccoli. «Se però entreranno nelle casse comunali 100 mila euro in più con questa tassa, lo Stato ci taglierà 100 mila euro di trasferimenti». Ma quei famosi e ipotetici 100 mila non rimarranno tutti a Sedico: una parte dovrà finire a Roma (l'Imu resta solo in parte ai Comuni), e quindi il taglio sarebbe superiore alle entrate. Il rischio, insomma, è che i Comuni si trovino con ancora meno soldi a disposizione, nonostante nuovi balzelli che andranno a colpire cittadini e imprese.
«E' la contraddizione del federalismo fiscale», afferma il primo cittadino. «Si chiedono soldi ai cittadini per mandarli a Roma, e Roma taglia i trasferimenti imponendoci di aumentare le tasse. Almeno il governo che c'era prima ci aveva lasciato qualche soldo». Pochi, in verità, visti i tagli progressivi con cui hanno dovuto confrontarsi negli ultimi anni i Comuni. Lo stesso assessore al bilancio Carlo De Paris ha più volte criticato pubblicamente, in consiglio comunale, le varie manovre di Tremonti, che fu ministro di Berlusconi. Le difficoltà, insomma, sembrano essere iniziate ben prima dell'avvento del governo dei tecnici.
I Comuni intanto fanno il possibile (alcuni almeno) per non salassare i loro cittadini: «Ora stiamo completando le proiezioni per capire quanto entrerà a bilancio dall'Imu, per valutare anche se mettere mano all'addizionale Irpef. Le nostre intenzioni sono di non toccarla, anche se è bassa», conferma Piccoli. Al momento è il sindaco che si sta occupando di organizzare il bilancio, nell'attesa che torni a pieno regime l'assessore De Paris, dimesso giovedì dall'ospedale di Castelfranco dopo l'incidente di una settimana fa. Ora è in convalescenza con i postumi dell'operazione allo zigomo, necessaria per ridurre la frattura rimediata in seguito all'investimento di cui è stato vittima mentre faceva jogging.
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