Manze cadono nel fiume, per salvarle arriva l’elicottero

Sei bovine di un’azienda agricola nei guai dopo aver sfondato il recinto I vigili del fuoco le portano in salvo in quattro ore. Il proprietario: «Stanno bene»

GOSALDO. Porca vacca, che paura. Ma grazie ai vigili del fuoco e al loro padrone Claudio Fadigà le sei manze dell’Agricola Canop di Rivamonte, che erano scivolate sulla riva sinistra del torrente Gosalda sono tornate nella stalla sociale tutte intere. Pronte per un rassicurante spuntino, a base di fieno. Ci sono volute quasi quattro ore d’intervento da parte degli effettivi di Agordo e dei volontari di Gosaldo, con corde e coperte e la collaborazione dell’elicottero Drago 71 del reparto volo di Venezia, per metterle in salvo.

L’allarme è scattato verso le 15.30, quando il proprietario dei giovani bovini si è accorto che in 14 erano riusciti a sfondare il recinto elettrificato, nel pascolo di Le Ville, una località del vicino comune di Gosaldo. È cominciata una pericolosa passeggiata per le vie del paese, tanto più che era la prima volta che uscivano senza la compagnia di un allevatore. Arrivate verso il centro di Gosaldo, disorientate e non perché avessero sete, si sono dirette verso il corso d’acqua, dove si sono improvvisamente ammucchiate: sei di loro sono precipitate nel dirupo, spinte involontariamente dalle altre e da lì non hanno più potuto muoversi. Tre metri di scarpata con grossi sassi troppo scivolosi per i loro zoccoli oppure talmente aguzzi da rischiare di ferirsi. Più a monte, una briglia inutiliozzabile per chi cammina a quattro zampe. Fadigà non poteva che chiamare con preoccupazione, ma anche con una ben riposta fiducia il 115.

L’operazione salvataggio animali si presentava talmente complicata ché è stato necessario richiedere l’intervento anche dal cielo. Drago è arrivato dalla laguna con un’imbragatura apposita, che si è aggiunta a quella che avevano predisposto gli agordini. Ciascun animale è stato imbragato singolarmente e portato in salvo: l’ultimo è stato depositato sull’erba che erano quasi le 20 e c’è stato un sospirone collettivo, che a molti può aver ricordato un muggito.

Sollevato Fadigà: «È andata bene e devo ringraziare i vigili per tutto il lavoro che hanno fatto. Ho un’azienda agricola con 70 capi, 40 dei quali mucche da mungitura per la produzione di latticini o per la materia prima da conferire in latteria. Queste manze hanno tutte un anno e mezzo di età e purtroppo sono scappate da un recinto regolarmente elettrificato. Si sono fatte questo giro, per fortuna senza danni a nessuno, e in riva al torrente la calca ne ha fatte precipitare sei. Quello che posso aggiungere è che stanno tutte bene, al di là dello spavento iniziale. Le ho ritrovate tutte tranquille e affamate».

GUARDA LA FOTOGALLERY

SUL SITO

www.corrierealpi.it

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi