Mappatura di tutte le piste
l’evento
Cinquecento amici a spasso per le Alpi. Sulle due ruote, of course. Questa l’essenza del Tour de Friends, che porterà un folto ed internazionale gruppo di ciclisti lungo la Monaco Venezia. Ritrovo l’11 settembre nel cuore della Baviera, partenza il giorno successivo e da lì un susseguirsi di panorami mozzafiato attraversando le Alpi. I ciclisti faranno tappa da Achensee, in Austria, per poi ripartire alla volta di Bressanone. La terza tappa attraverserà il Bellunese terminando a Vittorio Veneto: in mezzo due soste a San Vito di Cadore e Longarone, che hanno organizzato iniziative ad hoc per accogliere il serpentone di ciclisti. Da Vittorio Veneto si scende poi fino in laguna con tappa finale a Jesolo.
Cinque giorni di puro divertimento, con l’organizzazione interamente affidata a Eurac. «Questa è la seconda edizione» spiega Isidoro De Bortoli, organizzatore del tour, «rispetto al 2017 abbiamo aumentato la quota di 100 partecipanti, arrivando ad un totale di 500 ciclisti. I posti sono volati via in due settimane». Pochissimi gli italiani che prenderanno parte al viaggio. Vuoi per la vicinanza geografica, vuoi per una precisa scelta di marketing che ha puntato da subito ad un palcoscenico internazionale. Statunitensi, giapponesi, australiani, finlandesi, norvegesi e inglesi solcheranno le nostre strade e ammireranno i nostri panorami. Ai ciclisti è garantita un’assistenza completa ma, a causa delle caratteristiche del percorso, è stato necessario puntare su un target sportivo. «Per l’infrastruttura ciclabile si è fatto moltissimo» spiega De Bortoli, «e si sta facendo sempre di più. Ma bisogna lavorare anche sull’assistenza tecnica, sui punti di ricarica, sull’accoglienza».
Intoppi che però non frenano la crescita esponenziale del cicloturismo, specie sulla Monaco Venezia. Se tutto procede a questi ritmi, la terza edizione del Tour de Friends è quasi scontata. Qualche sorpresa la potrebbe offrire il percorso, che potrebbe deviare sulla via Claudia Augusta. Intanto lo sguardo va alle previsioni meteo, l’unica cosa sulla quale nessun operatore turistico è (ancora) riuscito ad avere la meglio. —
V.V.
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