Maraga contro Piccoli «Voleva la moglie sindaco»
SEDICO. Sedico, un anno dopo. Il sottotitolo non c'è ma potrebbe essere: “Così abbiamo perso le elezioni”. Nell'anniversario del rinnovo amministrativo, Roberto Maraga (che si era candidato sindaco con Cittadini al centro) svela i retroscena del percorso che ha portato alla divisione del centro destra sedicense e alla vittoria della lista guidata da Stefano Deon.
Le “colpe” di quella divisione ricadono, leggendo il racconto di Maraga, su Giovanni Piccoli: l'ex sindaco e attuale coordinatore di Forza Italia avrebbe manovrato per candidare sindaco la moglie, Piera Arrigoni. È tutto spiegato nel lungo post che Maraga ha pubblicato sul suo profilo facebook. «Avete visto solo l'ultima parte di una grande battaglia che ha candidato il sottoscritto da una parte e De Cian dall'altra», scrive Maraga. «Ma tutto nasce ben prima».
È l'estate del 2013, «in giro si mormora di un ritorno di De Cian. Le prime notizie arrivano da un campo delle Oselete dove De Cian confida a Levis di voler costruire una lista».
Da dove nasce questo interesse di De Cian, che aveva già fatto 25 anni in amministrazione? «Nella primavera dello stesso 2013, durante la campagna elettorale per le politiche, Piccoli, incontrando quello che poi sarà lo sponsor principale di De Cian (Barchet) esterna la sua perplessità sul futuro amministrativo. Piccoli riteneva che nessuno dei suoi compagni di viaggio fosse "adeguato". Ed ecco spuntare per la prima volta il nome di sua moglie come possibile soluzione». Passano i mesi, Piccoli entra in Senato «e noi continuiamo ad amministrare portando a casa molti piccoli risultati, che in passato non si erano voluti cogliere», continua Maraga, che dopo l'elezione di Piccoli è diventato sindaco.
Agli inizi del 2014 si comincia a lavorare alle liste «e De Cian è ormai certo che vuole misurarsi nuovamente. Piccoli nel frattempo diventa il coordinatore provinciale di Forza Italia: dovrà gestire le liste che nasceranno nei vari Comuni. Inizia il valzer degli equilibri ma il sottoscritto e gli amici di sempre andiamo avanti per la nostra strada».
Piccoli dichiara il suo appoggio a Cittadini al centro (con un comunicato stampa in cui si parla di continuità) ma il 2 aprile, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, il colpo di scena: «Mi ha chiamato chiedendomi di ritirarmi», afferma Maraga. «Se lo avessi fatto io, lo avrebbe fatto anche De Cian». Chi si sarebbe candidato a quel punto per il centro destra? «Una donna. Vi lascio immaginare chi», continua Maraga. Che riunisce i suoi, dà la disponibilità ad uscire di scena ma i compagni di viaggio glielo impediscono. Maraga sapeva come sarebbe finita: il centro destra diviso avrebbe lasciato campo libero al centro sinistra. «La strategia iniziata nella primavera del 2013 non ha funzionato», conclude. «Anzi, ha portato a perdere Sedico, Limana e Ponte».
Alessia Forzin
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