Maraga si dimette e lancia frecciate

Sedico. Problemi di lavoro e attriti: «Troppi veleni contro di me, Forza Italia mi ha abbandonato in campagna elettorale»
Di Alessia Forzin
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEDICO VOTA L'INCOMPATIBILITà DI pICCOLI..mARAGA PROBABILE SOSTITUTO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEDICO VOTA L'INCOMPATIBILITà DI pICCOLI..mARAGA PROBABILE SOSTITUTO

SEDICO. Roberto Maraga si è dimesso. Quello di ieri sera è stato l'ultimo consiglio comunale al quale ha partecipato. Una scelta dolorosa, ma ponderata: alla base motivi di lavoro, ma anche gli strascichi di una campagna elettorale che Maraga ha definito «cattiva sul piano personale nei confronti della mia persona, che ha aperto ferite difficili e che non creano le condizioni per un sereno confronto con l'attuale maggioranza». Al suo posto subentrerà il primo dei non eletti, Piera Arrigoni.

Entrato in amministrazione nel 1999, Maraga è stato capogruppo di maggioranza per due mandati (con deleghe importanti, come quella all'istruzione scolastica), poi vicesindaco, eletto con 334 preferenze nel 2009. Quando Giovanni Piccoli è stato eletto senatore, ha preso il suo posto, ricoprendo il ruolo di sindaco facente funzioni fino alle amministrative dello scorso maggio. È stato per dieci anni vicepresidente della Comunità montana, per altri cinque presidente e per otto anni ha ricoperto il ruolo di consigliere nazionale nell'Uncem.

Le sue dimissioni, ieri, hanno colto un po' di sorpresa tutti. «Questa sera è l'ultima volta che siedo in quest'aula, nella quale durante gli ultimi 15 anni e mezzo ho avuto l'onore di rappresentare la mia comunità», ha attaccato Maraga. «Ho sacrificato la mia famiglia e il mio lavoro, ma sono felice di aver dedicato tanti anni a questo territorio. Credo di aver lasciato molto di buono e di essermi sempre posto al servizio della comunità, pur sbagliando a volte, ma questo è umano e quando si ha l'onere di decidere, non c'è peggior atteggiamento di chi tergiversa nelle scelte».

«Oggi gli impegni lavorativi in primis e la difficoltà di superare una campagna elettorale cattiva sul piano personale nei confronti della mia persona, mi hanno convinto che è giunto il momento di creare le condizioni perché il centro destra sedicense trovi nuova linfa», ha continuato.

Poi si è tolto un bel peso dallo stomaco nel dire: «Ho militato 20 anni in Forza Italia, partito che mi ha lasciato solo in questa corsa alle comunali, permettendo una spaccatura che rende difficile ripartire».

Maraga cede idealmente il testimone a Carlo De Paris, fino a ieri compagno all'opposizione: è lui che deve «assieme ai giovani di Cittadini al Centro, prepararsi per il 2019», ha concluso Maraga. «Lascio raccogliendo l'invito fatto in quest'aula dal consigliere Da Re, che auspicava un ricambio generazionale. Peccato che lui sia stato poco coerente rientrando dalla finestra, con un incarico in commissione urbanistica».

Il discorso si è concluso con i ringraziamenti di rito e con un augurio alla maggioranza: «Di saper interpretare i bisogni di una comunità che sta cambiando velocemente e che ha bisogno di scelte coraggiose, ben lontane dalla necessità di mettere bandierine sull'operato come si è respirato in questi mesi. Per amministrare ci vuole impegno e dedizione, che oggi, spiace dire, solo il sindaco sta esprimendo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi