Marchio delle Tre Cime: Auronzo va per vie legali

Dopo l’ultimo “scippo” proveniente dalla Pusteria, Corte Metto rompe gli indugi: «Chiediamo tutela alla politica veneta e cancelliamo ogni sinergia già avviata»

AURONZO. «La misura è colma: ci siamo mossi per vie legali definendo la linea da attuare per la tutela del marchio Tre Cime Dolomiti che è stato registrato dall'omonimo consorzio turistico due anni fa».

L'ultimo “scippo” in ordine di tempo proveniente dall'Alta Pusteria ha scatenato venti di guerra sul versante auronzano delle Tre Cime. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione dei dirimpettai di denominare, con tanto di nuovo logo, l'intera regione turistica Tre Cime Dolomiti; decisione che segue a stretto giro quella di modificare la denominazione degli impianti Sextner Dolomiten sempre in Tre Cime Dolomiti.

«Da questo momento riteniamo chiusa ogni forma di collaborazione con chi, cavalcando una retorica buonista, in realtà dimostra falsità e furbizia pensando esclusivamente ai fatti propri, senza alcun rispetto per gli altri», tuona Aldo Corte Metto del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, «quel che fa più rabbia è che da noi più volte è stata promossa l'intenzione di collaborare su un fronte turistico comune senza però ricevere mai sostegno, piuttosto comportamenti ostruzionistici che potrei riassumere con mille esempi».

Il consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, sempre per bocca di Corte Metto, chiede ora l'intervento istituzionale.

«Abbiamo approfittato di un incontro già programmato a Longarone per essere ricevuti con urgenza dall'assessore Caner. La vicenda presenta importanti risvolti politici, stavolta non intendiamo fermarci alle chiacchiere di paese».

In attesa delle prime reazioni ufficiali, sia dall'organo istituzionale regionale e sia dagli operatori turistici dell'Alta Pusteria chiamati in causa, le contromosse del consorzio auronzano sono già pronte; e non sono per nulla leggere.

«Da questo momento tutte le attività legate alla ricorrenza della Grande Guerra sono da considerare a rischio sospensione, almeno da parte nostra», annuncia Aldo Corte Metto, «a breve valuteremo attentamente la possibilità di uscire dal Dolomiti Nordic Ski, ovvero il consorzio turistico legato alla promozione dello sci di fondo. Ci teniamo inoltre a dire che, in vista del prossimo inverno, terremo costantemente sotto stretta osservazione le politiche concorrenziali legate alla vendita e al rilascio degli skipass».

Corte Metto rincara ulteriormente la dose, rendendo noto un episodio che di recente ha chiamato in causa contestualmente sia il consorzio Tre Cime Dolomiti e sia l'omologo operatore dell'Alta Pusteria.

«Anche quest'anno, per la terza edizione consecutiva, abbiamo scelto la terza domenica di settembre per la Misurina Sky Marathon, corsa con arrivo sulle Tre Cime. Sarà un caso che la Drei Zinnen Lauf, gara simile che da Sesto arriva anch'essa sulle Tre Cime, quest'anno si svolgerà nello stesso weekend quando negli anni passati si è sempre fatta la settimana prima? A tal proposito aggiungo anche che abbiamo proposto una collaborazione con scambio di pettorali tra le due gare. Bene, aspetto una mail di risposta da marzo...».

Da un esempio all'altro, anche questa volta con rimando ad una delle tante manifestazioni sportive che vedono al centro del progetto le Tre Cime: «Per la 3Epic Road di ciclismo dello scorso giugno abbiamo proposto una collaborazione all'operatore turistico della Pusteria», conclude Corte Metto, «la risposta è stata che in quel weekend non erano disponibili perché sarebbero andati al mare».

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