Marcia alpina, «il giusto modo per coniugare sport e turismo»

SANTO STEFANO. La Marcia alpina di Campolongo come strumento di turismo legato allo sport. Fra gli atleti che hanno partecipato domenica alla manifestazione, organizzata in sinergia fra la Pro loco e il Gruppo alpini di Campolongo, c’era anche il neo-assessore allo sport del Comune di Santo Stefano, Elisa Bergagnin, che sottolinea proprio questo aspetto.
«Intanto mi congratulo con gli organizzatori e confermo che da parte dell’Amministrazione ci sarà sempre il sostegno a queste iniziative, che fanno conoscere ed apprezzare la nostra montagna. La grande partecipazione dimostra che continua la bella tradizione della corsa e della camminata in montagna, oggi più che mai opportunità per lanciare un territorio bello come il nostro».
«Il percorso è davvero interessante», ha commentato Maurilio De Zolt, il mitico “grillo” partito con il pettorale numero 1, «in mezzo al bosco, impegnativo, ma adatto a ogni età. Sono felice di averlo fatto con tanta gente».
Oltre un centinaio i partecipanti (e fra loro tanti ragazzi) a questa gara non competitiva ed aperta a tutti, su due percorsi di 5 e 11 km. Perché poi una classifica c’è stata, ed ha visto prevalere fra le donne, sulla distanza più lunga, Erica Turi, seguita da Martina De Silvestro e Rebecca Bergagnin; fra gli uomini Filippo Barizza, Giorgio Dell’Osta e Gabriel Zandonella; nella 5 km, fra gli uomini, Gabriele De Zolt, Riccardo De Martin e Michele De Martin, e fra le donne Lucia De Lorenzo Tobolo, Iris De Martin Pinter e Paola Martini B. Ma premi e riconoscimenti non sono mancati per l’atleta più giovane e per il più anziano, ed anche a estrazione, proprio ad indicare lo spirito di festa che ha caratterizzato la giornata. Il segretario della Pro loco, Renzo Pontil Scala, ed il capogruppo degli Alpini, Lorenzo Coluzzi, quest’anno hanno dovuto cambiare percorso a causa dell’interruzione della strada della Merendera dovuta a Vaia, puntando verso Santo Stefano, Bajarde, Bosconegro, Pian degli Osei ed arrivo al campo di Tarzabotto. Un nuovo itinerario che i partecipanti hanno apprezzato. —
Stefano Vietina
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