Maretta nel comitato di Asca

La difesa di Livinallongo: «I nostri risultati sotto gli occhi di tutti»
AGORDO. «Alcuni sindaci vogliono far fuori da Asca me e Ferrini». Il sindaco di Livinallongo, Leandro Grones, non ce l’ha solo con il collega di Agordo, Sisto Da Roit, ma anche con altri amministratori agordini che giovedì pomeriggio hanno messo in discussione la presenza dello stesso Grones e di Gianni Ferrini nel comitato di presidenza di Asca che gestisce la Rsa di Agordo. Paolo Frena (Colle Santa Lucia) aveva evidenziato un possibile conflitto di interessi di Grones e Nadia Dell’Agnola (Agordo) aveva chiesto che il presidente dell’azienda (Fabio Luchetta) fosse di diritto nel comitato al posto di uno dei quattro proposti dal sindaco di Falcade, Michele Costa: Sisto Da Roit, Silvia Tormen, Gianni Ferrini e Leandro Grones. «Se sono incompatibile io – si difende Grones – lo è pure il presidente di Asca, Fabio Luchetta, in qualità di presidente dell’Unione montana proprietaria della casa di riposo di Taibon, ma anche tutti i sindaci della Conca in quanto componenti del cda della onlus che ha in gestione la casa di riposo di Taibon».


«Inoltre – continua Grones – solleverei dei dubbi anche sulla compatibilità del sindaco di Agordo e di quello di Taibon in quanto entrambi dotati di aziende speciali identiche a quella di Livinallongo. È evidente che alcuni sindaci stanno cercando maldestramente di estromettere dal consiglio di presidenza il sottoscritto e il vicesindaco di Falcade, Gianni Ferrini, dopo che per un anno e mezzo ci siamo impegnati per la costituzione di Asca e per il passaggio della Rsa dall’Usl al territorio, i cui risultati circa i risparmi gestionali sono sotto gli occhi di tutti».
(g.san.)


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