Mario Tremonti, addio a un sindaco buono

La malattia vince la resistenza di un uomo con cui capitava di non essere in sintonia ma che non si poteva che apprezzare
Alcune parole del Sindaco tremonti Mario. La Consacrazione del Santuario naturale dedicato a San Giovanni Paolo II a Lorenzago di Cadore.
Alcune parole del Sindaco tremonti Mario. La Consacrazione del Santuario naturale dedicato a San Giovanni Paolo II a Lorenzago di Cadore.

LORENZAGO

Lorenzago piange il suo sindaco. Si è spento nella notte tra giovedì e ieri il primo cittadino Mario Tremonti, che tra le altre cose ha avuto modo di accogliere per più volte i Papi nelle loro residenze estive alle falde del Cridola. Attorno alle 2 di venerdì 26 aprile la malattia ha avuto la meglio su Mario, classe 1955, che era ricoverato da qualche settimana nell’ospedale di Auronzo. Un male terribile con cui Tremonti conviveva da più di un anno e che negli ultimi mesi lo aveva messo a dura prova.. Nonostante ciò Mario non aveva voluto lasciare i suoi concittadini e anche nelle ultime settimane, prima che la situazione si aggravasse, era sempre presente e al lavoro in municipio. La serietà e la fedeltà alla sua terra e a i suoi paesani hanno contraddistinto i suoi cinque mandati a capo dell’amministrazione comunale. Sindaco dal 1985 al 1995 e poi dal 2004 al 2019, stava proprio in questi giorni concludendo il suo terzo mandato consecutivo.

Mario prima era anche stato consigliere comunale e vicesindaco dal 1975 al 1985.

Nelle ultime tornate elettorali lo si ricorda anche nel Cda di Bim Gsp sotto la presidenza di Franco Roccon.

Tante le cose che Tremonti ha fatto per Lorenzago e non solo. Un impegno forte a favore dei comuni di montagna, sempre in prima linea per la difesa del suo territorio. Mario ha avuto l’onore di accogliere per la prima volta nella storia un pontefice, Papa Woitjla, sul territorio lorenzaghese nel 1987. Evento che si è ripetuto poi nel 1988, nel 1992 e nel 1993. Ha accolto vent’anni dopo, nel 2007, anche Papa Benedetto.

Il sindaco, dopo anni di lavoro nell’Enel, era andato da poco in pensione. Tanto dolore a Lorenzago quando nella mattinata di ieri è giunta la triste notizia. Volti tristi e increduli per la scomparsa di uno degli uomini che hanno fatto la storia del paese e che, nonostante le differenti vedute politiche, era ben voluto da tutti. Un momento difficile per gli uomini che gli erano accanto alla guida del Comune. Poca la voglia di parlare in un giorno così pesante, l’Amministrazione tutta si rende partecipe del dolore della famiglia e di tutto il paese tanto che nella giornata di lunedì è stato proclamato il lutto cittadino.

Marco D’Ambros, per dieci anni membro della minoranza consiliare, trova la forza per esprimere il suo cordoglio. «In questo momento provo un grande dispiacere. Pur nella diversità delle vedute, abbiamo sempre collaborato per il bene del paese. Mi unisco, assieme a tutto il mio gruppo, al dolore della famiglia, dei parenti e degli amici. Nel giro di poco tempo Lorenzago perde un altro dei personaggi storici dopo il dottor Angelo Costola, don Sergio e l’ex sindaco Nizzardo».

Mario lascia la moglie Danila, i figli Francesco e Martina, i fratelli e tre piccoli nipotine. I funerali sono previsti per lunedì 29 aprile alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Lorenzago. Il corteo funebre partirà dal municipio, dove la salma arriverà domani dall’ospedale di Auronzo. Proprio domani, in municipio, a partire dalle 16 e fino alle 21, sarà allestita la camera ardente per quanti vorranno onorare la memoria del primo cittadino lorenzaghese. Tutta Lorenzago ricorda la grande passione di Mario per la musica, in particolare per la chitarra, che ognuno continuerà sentirgli suonare nei propri ricordi. —



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