Marmolada, pulizia da dopo Ferragosto

Sopralluogo in elicottero sul ghiacciaio per pianificare l’intervento, a metà settimana il via ai lavori dal versante trentino
ROCCA PIETORE. Subito dopo Ferragosto scatterà la pulizia del ghiacciaio della Marmolada. Lo si è deciso dopo la ricognizione compiuta ieri, in elicottero, da una delegazione della Provincia di Trento, dei Bacini montani, con il sindaco di Canazei, Silvano Parmesani.


Tra mercoledì e giovedì i tecnici, supportati dalle guide alpine, prenderanno visione puntualmente delle prime operazioni da compiere. «Si tratta di un’operazione complessa e delicata – anticipa il sindaco Parmesani – che si svolgerà in situazioni ambientali rischiose. Quindi si dovranno prendere tutte le precauzioni del caso. Là sopra non potrà salire chiunque».


Stiamo parlando del versante della Marmolada dove è riemersa la “città di ghiaccio” e dei dintorni, più o meno lontani, della funivia della società Vascellari. Società, si badi, che si era premurata di organizzare una spedizione di bonifica il prossimo 21 agosto, mettendo a disposizione i propri uomini e chiedendo l’apporto sia degli alpinisti di Mountain Wilderness che volontari del Soccorso alpino, come l’ex capo-sezione Attilio Bressan.


«Ma qui siamo in territorio provinciale di Trento – precisa Parmesani – e quindi è un compito, questo, che spetta ai trentini. Un compito delicato, perché bisogna verificare che cosa esattamente recuperare e come farlo in condizioni di sicurezza».


L’elicottero con gli esperti a bordo è volato ieri per 50 minuti, stazionando soprattutto sul lato della funivia. «Ci siamo abbassati fino a pochissimi metri dal ghiacciaio e, nonostante 5 cm di neve appena caduti – racconta ancora Parmesani – abbiamo riscontrato la presenza di una quota importante di materiale da rimuovere. Si tratta anzitutto di assi in legno della famosa “città di ghiaccio”, di filo spinato, di altri elementi delle fortificazioni militari costruite nel corso della prima guerra mondiale». Il materiale sarebbe disseminato su un’area piuttosto vasta.


Non distante da questo punto, e precisamente lungo l’asso funiviario, i trentini hanno scoperto che stanno emergendo dalla neve e dal ghiaccio anche funi d’acciaio, tubi d’impalcatura, lamiere, tutto materiale utilizzato per i lavori effettuati nella ristrutturazione delle stazioni della funivia stessa. Materiali forse abbandonati, piuttosto che lanciati. «Il cantiere che Trento sta organizzando non avrà tempi brevi, anche se sarà fatto largo uso dell’elicottero. Bisognerà muoversi a terra, pardon sul ghiaccio, quindi in condizioni quasi proibitive. Ogni manovra, dunque, dovrà essere svolta con la massima cautela», spiega ancora Parmesani. La Provincia di Trento e i Bacini montani si sono resi disponibili per realizzare una puntuale e radicale pulizia di tutta la “Regina delle Dolomiti”. Montagna che agli occhi dei tecnici della Provincia di Trento e a quelli del sindaco Parmesani è apparsa davvero in agonia.


«Il ghiacciaio è paurosamente arretrato, in alcuni tratti fino a 100 metri rispetto soltanto ai primi anni duemila. Visto dall’alto – spiega il sindaco – appare come un corpo ferito, anzi, piagato. Ci sono crepacci dappertutto, piccoli e grossi torrenti che scendono dalle cime e che sciolgono inesorabilmente la neve. Di questo passo non so proprio quanto il ghiacciaio resisterà».


Dall’elicottero si sono visti anche i teloni di copertura della pista che scende da Punta Rocca. «Qui come altrove i teloni svolgono quasi puntualmente la loro funzione di tutela appunto della pista, ma è tutto il ghiacciaio da salvare. E questa operazione è impossibile da portare a compimento», afferma Parmesani.


Dopo la bonifica da parte della Provincia di Trento, ci sarà, appunto, quella dei bellunesi, il 21 agosto, mentre il 3 novembre gli ambientalisti di Mountain Wilderness saliranno a Pian dei Fiacconi, quindi dall’altra parte del gruppo, per pulire quel versante. Una corsa alla solidarietà ambientale che fa ben sperare. «Noi siamo pronti a dialogare con gli amici di Mountain Wilderness – dichiara il sindaco di Canazei – non abbiamo nulla contro di loro. Anzi, in questa occasione li invitiamo a partecipare con noi alla pulizia della Marmolada. L’importante è che non strumentalizzino ogni cosa che si svolga in montagna per motivi che non attengono la difesa dell’ambiente». Non è escluso che nei prossimi giorni il sindaco di Canazei prenda contatti anche con l’amministrazione di Rocca Pietore.


Francesco Dal Mas


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