«Martino pagato dalla scuola per le sue trasferte in Molise»
FELTRE. «Martino, fai le valigie e vai a chiedere i soldi». L’invito all’ex direttore del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Vitantonio Martino, arrivava direttamente dal consiglio d’amministrazione, a sentire Moro, uno dei testimoni della difesa, nel processo per truffa, falso, peculato, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Il teste ha spiegato che tutti sapevano del ruolo di docente dell’imputato nei master dell’Università del Molise. Quanto alle valutazioni del direttore, erano «buone, anzi ottime».
Il dirigente del ministero dell’Ambiente, Cosentino, vedeva Martino a Roma: «Il direttore veniva a chiedere soldi per il Parco». A volte le visite erano annunciate e altre no. A parte questo, era stato il ministero a finanziare il master universitario molisano, di cui si parlava.
Il docente romano Marino insegna proprio in Molise, a Isernia, e ha spiegato che «Martino era uno dei direttori del master e le sue spese di missione venivano pagate da Unimol», cioè la struttura scolastica. Toccato anche l’argomento degli educational tour, cioè i viaggi dedicati alla natura anche all’estero e organizzati dall’agenzia Wild.
Il pisano Gennai è il presidente dell’Associazione italiana direttori delle aree protette. Al tempo in cui Martino insegnava, era uno degli studenti. Niente da dire sull’operato del docente, tanto più che il Parco Dolomiti Bellunesi era uno i migliori.
Infine Mariech, il vicedirettore del Parco, che ha raccontato la presentazione all’Auditorium del libro “Parchi di una sola terra”, alla quale tutti dovevano partecipare. Nel suo caso, le trasferte per motivi d’ufficio erano pagate dall’ente. Prossima udienza il 6 giugno, con altri testi della difesa Casciarri. (g.s.)
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